Corte di Cassazione, Art. 54 - Misure cautelari e protettive.

Corte di Cassazione – Validità della notifica ex art. 15 L.F. effettuata all’indirizzo PEC erroneamente comunicato dall’imprenditore.

Corte di Cassazione, Sez. I Civ., 03 gennaio 2017, n. 31 – Pres. Bernabai, Rel. Di Virgilio.

Fallimento - Notifica dell’istanza di fallimento e del decreto di comparizione ex art. 15, 3° comma, L.F. – Indirizzo PEC comunicato dall’imprenditore al registro delle imprese – Prova dell’erroneità dell’indirizzo per fatto non imputabile all’imprenditore.

Data di riferimento: 
03/01/2017
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (27054/2016) – Formalità per la notifica telematica dell’istanza di fallimento nel caso in cui l’amministratore unico della società resistente si trovi in stato di detenzione cautelare.

Cassazione civile, sez. VI, 27 Dicembre 2016, n. 27054. Pres. Dott. Vittorio Ragonesi, Rel. Antonio Genovese.

Notifica telematica dell’istanza di fallimento all’imprenditore ex art. 15, comma 3 l.fall. - Perfezionamento - Rispetto della sequenza procedimentale prevista dalla legge n. 221 del 2012 - Necessità - Amministratore unico della società resistente in stato di detenzione cautelare – Adempimento di ulteriori formalità da parte del Tribunale – Non necessità.

Data di riferimento: 
27/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione, Sez. Un. – Accordo di ristrutturazione dei debiti: ricorso straordinario per cassazione avverso la decisione della corte d’appello. Ammissibilità e legittimazione passiva.

 Corte di Cassazione, Sez.Un., 27 dicembre 2016 n. 26989 - Pres. Rordorf, Rel. De Chiara.

Concordato preventivo – Decreto di omologazione o di revoca dell’ammissione - Possibilità di impugnazione con ricorso straordinario per cassazione -  Osservazioni svolte dalle Sezioni Unite –Decreto di omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti – Analogia tra le procedure.

Data di riferimento: 
27/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (26945/2016) - Fissazione di una nuova udienza ex art. 164 comma 3 c.p.c. in caso di mancato rispetto del termine di comparizione di cui all'art. 15, comma 3, l.fall.

Cassazione civile, sez. I, 23 Dicembre 2016, n. 26945. Pres. Renato Bernabai, rel. Francesco Terrusi.

Istruttoria prefallimentare - Comparizione del debitore che lamenti il mancato rispetto del termine ex art. 15, comma 3, l.fall. - Fissazione di nuova udienza – Ammissibilità.

Data di riferimento: 
23/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Non sussiste irragionevole disparità fra il procedimento ex art. 15 l.f. di notifica al debitore del decreto di convocazione e quello previsto dall’art. 145 c.p.c. per la notifica ordinaria a persona giuridica.

Cassazione civile, sez. I, 20 Dicembre 2016, n. 26333. Aniello Nappi, pres. – Francesco Terrusi, rel.

Istruttoria prefallimentare – Termine a comparire ex art. 15 l.f. - Notifica al debitore del decreto di convocazione - Disparità del procedimento di notifica rispetto a quello ordinario - Insussistenza

Data di riferimento: 
20/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (25730/2016) – Ai fini della fallibilità le società, a differenza delle imprese individuali, acquistano la qualità di imprenditore commerciale dalla loro costituzione, non dal concreto esercizio dell'attività.

Cassazione civile, sez. I, 14 Dicembre 2016, n. 25730. Pres. Aniello Nappi, rel. Loredana Nazzicone.

Fallimento Società commerciali - Assoggettabilità - Attività commerciale - Effettivo esercizio - Necessità - Esclusione - Differenza dall'imprenditore commerciale individuale.

Data di riferimento: 
14/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Decorso del termine per il reclamo contro la sentenza dichiarativa del fallimento della società di persone e del socio illimitatamente responsabile. Inammissibilità della rimessione in termini per errore del legale.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 17 novembre 2016 n. 23430 - Pres., Est. Nappi.

Fallimento - Reclamo - Tardivo - Termine breve - Mancata notifica a tutte le parti.

Fallimento - Società di persone - Notifica - Sentenza - Legale rappresentante - Socio illimitatamente responsabile - Reclamo - Tardivo - Inammissibilità - Decorso termine breve.

Dichiarazione di fallimento - Reclamo - Tardivo - Rimessione in termini - Errore del legale - Inammissibilità.

 

Data di riferimento: 
17/11/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione Sezioni Unite – Spettanza alla massa fallimentare delle somme riscosse dalla società concessionaria del servizio di riscossione delle imposte fallita e giurisdizione della Corte dei Conti .

Cassazione civile sez. unite civili  16 novembre 2016 n. 23302, pres. Canzio – rel. Didone

Fallimento società concessionaria del servizio di riscossione delle imposte - Domanda del curatore di accertamento di spettanza alla massa delle somme riscosse e depositate presso la Cassa Depositi e Prestiti - - Giurisdizione della Corte dei Conti - Sussistenza

Data di riferimento: 
16/11/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (21430/2016) - Richiesta fallimento in estensione ex artt. 15 e 147 l.fall. e litisconsorzio necessario con l'originario creditore ricorrente in fase di istruttoria prefallimentare ed in fase di opposizione alla sentenza di fallimento.

Cassazione civile, sez. VI, 24 Ottobre 2016, n. 21430. Pres. Vittorio Ragonesi - rel. De Chiara.

Procedimento introdotto dal curatore per l'estensione del fallimento al socio illimitatamente responsabile - Litisconsorzio necessario con l'originario creditore ricorrente - Esclusione - Sentenza di estensione del fallimento al socio illimitatamente responsabile - Reclamo - Litisconsorzio necessario con l'originario creditore ricorrente – Sussistenza.

Data di riferimento: 
24/10/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (20671/2016) – Lo scioglimento di una società di persone non determina la cessazione della responsabilità illimitata dei soci la cui fallibilità permane.

Cassazione civile, sez. VI, 13 Ottobre 2016, n. 20671. Pres. Vittorio Ragonesi, rel. Carlo De Chiara.

Scioglimento di società di persone – Esclusione della cessazione della responsabilità illimitata dei soci - - Conseguenze - Fallimento personale ex art. 147 l.fall.

Data di riferimento: 
13/10/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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