Art. 201 - Domanda di ammissione al passivo.

Corte di Cassazione (29371/2024) – Fallimento e insinuazione al passivo: presupposti perché all'associazione professionale sia riconosciuto il privilegio ex art. 2751, bis n. 2) cc. a fronte di prestazioni svolte da un associato.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 13 novembre 2024, n. 29371 – Pres. Massimo Ferro, Rel. Gìuseppe Dongiacomo.

Fallimento – Studio professionale associato – Insinuazione al passivo di crediti professionali – Presupposti richiesti per il riconoscimento del privilegio ex art. 2751 bis c.c.

Data di riferimento: 
13/11/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Milano - Amministrazione straordinaria: ai fini di stabilire se una società è insolvente deve aversi riguardo alla sua capacità di soddisfare tutti i creditori compresi quelli postergati.

Tribunale di Milano, 04 novembre 2024 – Pres. Rel. Laura De Simone, Giud. Guendalina Alessandra Virginia Pascale e Francesco Pipicelli.

Amministrazione straordinaria – Sussistenza dello stato d'insolvenza – Rilevanza da riconoscersi anche ai crediti postergati dei soci finanziatori.

Data di riferimento: 
04/11/2024
[Questo provvedimento si riferisce al Codice della crisi]

Corte di Cassazione (28147/2024) – Amministrazione straordinaria: crediti per prestazioni ambientali svolte anteriormente che vanno ammessi al passivo in prededuzione a prescindere dal tipo di impresa che le abbia svolte.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 31 ottobre 2024, n. 28147 – Pres. Francesco Terrusi, Rel. Roberto anteriormente svolte Amatore.

Amministrazione straordinaria – Insinuazione al passivo - Crediti per prestazioni di carattere ambientale e di tutela della salute previste dal D.P.C.M. 14/03/2014 – Riconoscimento del beneficio della prededuzione – Non necessità dell'appartenere la creditrice istante al novero delle piccole e medie imprese.

Data di riferimento: 
31/10/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Roma - Amministrazione straordinaria delle grandi imprese: presupposti oggettivi richiesti per accedere ad una procedura di ristrutturazione dei debiti. Normativa applicabile in sede di verifica dello stato passivo.

Tribunale di Roma, Sez. XIV civ., 30 ottobre 2024 (data della pronuncia) – Pres. Angela Coluccio, Rel. Francesco Cottone, Giud. Fabio Miccio.

Amministrazione straordinaria delle grandi imprese – Stato di insolvenza – Presupposti oggettivi - Accertamento della sussistenza dei requisiti dimensionali – Inclusione necessaria non solo dei debiti conclamati ma anche di quelli condizionati o potenziali .

Data di riferimento: 
30/10/2024
[Questo provvedimento si riferisce al Codice della crisi]

Corte di Cassazione (26248/2024) - Il decreto liquidità non ha esonerato le banche, anche nel contesto dell'emergenza Covid, dalle verifiche previste dall'art. 5 TUB, prodromiche all’erogazione di finanziamenti pur se garantiti dal Fondo PMI.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 08 ottobre 2024, n. 26248 – Pres. Francesco Terrusi, Rel. Paola Vella.

Finanziamenti garantiti dal Fondo per le PMI - Principi di sana e prudente gestione nell’erogazione del credito - Applicabilità necessaria anche nel conteso dell'emergenza Covid – Irrilevanza dell'essere stati erogati in forza del D.L. n. 83/2000.

Data di riferimento: 
08/10/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (26159/2024) – Consecuzione tra procedure e prededucibilità del compenso maturato a favore del professionista attestatore in sede di concordato preventivo.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 07 ottobre 2024, n. 26159 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Paola Vella.

Consecuzione tra procedure – Configurazione – Credito prededucibile sorto nel corso della prima – Permanere di tale sua natura nel corso della successiva – Idoneità di questa a definire un rapporto giuridico unitario con la precedente dal punto di vista soggettivo ed oggettivo – Presupposto necessario.

Data di riferimento: 
07/10/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (24806/2024) – Il soggetto che veda riconosciuto in primo grado un suo credito nei confronti di un soggetto successivamente fallito deve insinuarsi al passivo nel rispetto dei termini anche se sia pendente un appello.

Corte di Cassazione, Sez. III civ., 16 settembre 2024, n. 24806 – Pres. Antonietta Scrima, Rel. Paolo Porreca.

Avvenuto accertamento in primo grado di un credito – Successiva dichiarazione di fallimento del soggetto riconosciuto debitore – Necessaria insinuazione al passivo da parte del relativo creditore - Intervenuto appello della prima decisione – Irrilevanza - Non eventuale spostamento di tale onere in capo al curatore.

Data di riferimento: 
16/09/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Tribunale di Milano – Liquidazione del patrimonio ex L. 3/2012: alla parte dell'importo finanziato non reso, al momento dell'apertura della procedura, mediante cessione del quinto dello stipendio, va riconosciuta natura chirografaria.

Tribunale Ordinario di Milano, Sez. II civ. e Crisi d'Impresa, 05 settembre 2024 (data della pronuncia) – Giudice delegato Laura De Simone.

Sovraindebitamento – Liquidazione del patrimonio ex art. 14 ter L. 3/2012 - Credito da finanziamento reso mediante cessione del quinto dello stipendio – Parte non ancora restituita al momento dell'apertura di quella procedura – Insinuazione al passivo in privilegio - Riconoscibilità ma quale credito chirografario – Fondamento.

Data di riferimento: 
05/09/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (23556/2024) - Durata irragionevole della procedura fallimentare: la creditrice ammessa al passivo ha diritto di vedersi riconosciuto un equo indennizzo anche se nulla abbia ricevuto in sede di riparto.

Corte di Cassazione, Sez. II, 03 settembre 2024, n. 23556 – Pres. Milena Falaschi, Rel. Rossana Giannaccari.

Durata irragionevole della procedura fallimentare – Creditrice ammessa al passivo – Riconoscimento di un equo indennizzo - Diritto a che le sia riconosciuto - Irrilevanza del suo non aver ricevuto alcunché in sede di riparto.

Data di riferimento: 
03/09/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (23462/2024) – Domanda di risoluzione di un contratto o dichiarazione della volontà di avvalersi di una clausola risolutiva, risalenti a prima del fallimento di una delle parti: effetti che ne conseguono nei confronti del curatore.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 02 settembre 2024, n. 23462 – Pres.Francesco Terrusi, Rel. Luigi Abete.

Fallimento di contraente inadempiente – Esperibilità successiva di un'azione di risoluzione – Inammissibilità – Proseguibilità nei confronti del curatore se proposta anteriormente – Possibilità per la parte “in bonis” di avvalesi di una clausola risolutiva espressa – Necessità che la dichiarazione di volontà risalga a prima del fallimento della controparte.

Data di riferimento: 
02/09/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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