Tribunale di Milano - Amministrazione straordinaria: ai fini di stabilire se una società è insolvente deve aversi riguardo alla sua capacità di soddisfare tutti i creditori compresi quelli postergati.
Versione stampabileTribunale di Milano, 04 novembre 2024 – Pres. Rel. Laura De Simone, Giud. Guendalina Alessandra Virginia Pascale e Francesco Pipicelli.
Amministrazione straordinaria – Sussistenza dello stato d'insolvenza – Rilevanza da riconoscersi anche ai crediti postergati dei soci finanziatori.
In tema di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, i crediti restitutori relativi ai finanziamenti erogati dai soci, ancorché postergati ex legeai sensi dell’art. 2467, comma 2, c.c., si devono considerare versare in una condizione di inesigibilità legale e temporanea che non incide ai fini del riscontro dell’insolvenza, trattandosi di debiti che in ogni caso devono essere onorati nella loro integrità, quand’anche successivamente agli altri debiti, non scontando i soci postergati un'estromissione dal concorso coi creditori. La più recente giurisprudenza della Suprema Corte e dei Tribunali di merito è infatti nel senso indicato e afferma che l’accertamento dell’insolvenza prescinde dalla natura delle passività e dalla gradualità da osservare nel soddisfacimento delle diverse pretese che i creditori vantino nei confronti della società debitrice. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
https://dirittodellacrisi.it/articolo/trib-milano-4-novembre-2024-pres-est-de-simone
[in tema di irrilevanza del fatto che la domanda volta alla dichiarazione di fallimento sia proposta da un creditore il cui credito debba considerarsi postergato, cfr. in questa rivista: Tribunale di Palermo, 29 novembre 2021 https://www.unijuris.it/node/5969].