Corte di Cassazione (28147/2024) – Amministrazione straordinaria: crediti per prestazioni ambientali svolte anteriormente che vanno ammessi al passivo in prededuzione a prescindere dal tipo di impresa che le abbia svolte.
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. I civ., 31 ottobre 2024, n. 28147 – Pres. Francesco Terrusi, Rel. Roberto anteriormente svolte Amatore.
Amministrazione straordinaria – Insinuazione al passivo - Crediti per prestazioni di carattere ambientale e di tutela della salute previste dal D.P.C.M. 14/03/2014 – Riconoscimento del beneficio della prededuzione – Non necessità dell'appartenere la creditrice istante al novero delle piccole e medie imprese.
Ai fini del riconoscimento della prededuzione prevista dall’art. 3, comma 1 ter, D.L. n. 347/2003, il requisito soggettivo dell’appartenenza alla categoria delle “piccole e medie imprese” è richiesto per le prestazioni “necessarie al risanamento ambientale, alla sicurezza e alla continuità dell'attività degli impianti produttivi essenziali”, non anche invece per le prestazioni relative “al risanamento ambientale, alla sicurezza e agli interventi in materia di tutela dell'ambiente e della salute previsti dal piano di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 marzo 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 105 dell'8 maggio 2014”. (Principio di diritto e Massima Ufficiale) [nello specifico, la Suprema Corte ha cassato con rinvio la decisione del Tribunale che, in sede di opposizione avverso lo stato passivo, aveva confermato che, a fronte della mancata dimostrazione da parte della creditrice della sua natura di “piccola e media impresa”, non poteva esserle riconosciuta la prededuzione anche con riferimento a questo secondo tipo di prestazioni, per le quali viceversa quel presupposto non risultava richiesto]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
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