Corte di Cassazione (29369/2024) – Cessione di un bene da parte di soggetto poi fallito: azione revocatoria intentata nei confronti dell'acquirente, parimenti fallito, dai creditori dell'alienante: effetti che ne conseguono.
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. I civ., 13 novembre 2024, n. 29369 – Pres. Massimo Ferro, Rel. Cosmo Crolla.
Fallimento del terzo acquirente di un bene – Azione revocatoria intentata dai creditori dell'alienante ugualmente fallito – Azione costitutiva che modifica ex post una situazione giuridica preesistente - Avvenuta cristallizzazione dei beni dell'acquirente – Conseguenze – Irrealizzabilità della restituzione del bene in natura a seguito dell'esperimento di detta azione – Ammissibilità però dell'insinuazione al passivo da parte dei creditori dell'alienante per il suo controvalore – Possibile delibazione da parte del giudice delegato della pregiudiziale costitutiva.
L'intangibilità dell'asse fallimentare in base a titoli formati dopo il fallimento (cd. cristallizzazione), comporta che l’azione revocatoria nei confronti di un fallimento (nella specie del terzo acquirente dell’immobile alienato dal debitore) non può essere esperita con la finalità di recuperare il bene alienato alla propria esclusiva garanzia patrimoniale, poiché si tratta di un'azione costitutiva che modifica ex postuna situazione giuridica preesistente; tuttavia, i creditori dell'alienante (e, per essi, il curatore fallimentare ove l'alienante sia fallito) restano tutelati nella garanzia patrimoniale generica dalle regole del concorso, nel senso che possono insinuarsi al passivo del fallimento dell'acquirente per il valore del bene oggetto dell'atto di disposizione astrattamente revocabile, demandando al giudice delegato di quel fallimento anche la delibazione della pregiudiziale costitutiva. (Massima Ufficiale)
https://dirittodellacrisi.it/articolo/cass-sez-1-13-novembre-2024-n-29369-pres-ferro-est-crolla
[in tema di inammissibilità della proposizione di un' azione revocatoria ordinaria o fallimentare nei confronti di un Fallimento, cfr. in questa rivista: Cassazione civile, Sez. VI , 08 marzo 2012, n. 3672https://www.unijuris.it/node/1572; Corte di Cassazione, sez. I, 12 maggio 2011 n. 10486 https://www.unijuris.it/node/1274 e Corte di Cassazione, Sez. Unite civili, 23 novembre 2018, n. 30416 https://www.unijuris.it/node/4639].