Corte di Cassazione (28505/2024) – Esdebitazione: la mancata soddisfazione pur anche parziale dei creditori opera quale ostacolo oggettivo al suo riconoscimento solo se imputabile a condotte ostruzionistiche del debitore.
Corte di Cassazione, Sez. I civ., 06 novembre 2024, n. 28505 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Cosmo Crolla.
Esdebitazione – Riconoscimento - Requisito soggettivo previsto dall'art. 142, primo comma, L.F. - Solo presupposto sempre richiesto – Requisito oggettivo del non irrisorio grado di soddisfacimento dei creditori – Operatività solo nel caso la scarsa consistenza sia ascrivibile alle condotte ostruzionistiche tenute dal debitore – Presupposto, questo secondo, poi totalmente eliminato dal CCII.
Il debitore non può essere escluso dal beneficio dell’esdebitazione a causa della scarsa consistenza del suo patrimonio, una volta che sia stato comunque escluso che quella minore entità sia il portato di sue eventuali condotte ostruzionistiche, negligenti, depauperatorie, fraudolente, distrattive o comunque penalmente rilevanti, il cui rilievo è affidato ai requisiti ostativi elencati nel primo comma dell’art. 142 L. fall., che ospita il cd. “requisito soggettivo”, sicuramente essenziale e preminente nella ratiodell’istituto, tanto da essere l’unico conservato nel CCII, che ha invece eliso la necessità del “requisito oggettivo”. (Fattispecie nella quale l’attivo del debitore aveva consentito di soddisfare i creditori prededucibili, il 57% dei privilegiati e solo lo 0,0003% dei chirografari, pari ad un complessivo 8,17% del passivo della procedura). (Massima Ufficiale)
https://dirittodellacrisi.it/articolo/cass-sez-1-6-novembre-2024-n-28505-pres-cristiano-est-crolla
[cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 08 agosto 2016 n. 16620 https://www.unijuris.it/node/3101; Cassazione civile, Sezioni Unite, 18 novembre 2011, n. 24215 https://www.unijuris.it/node/1231; Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 30 luglio 2020, n. 16263 https://www.unijuris.it/node/5284; Corte di Cassazione, Sez. I civ., 14 giugno 2018 n. 15586 https://www.unijuris.it/node/4162; Corte di Cassazione, Sez. I civ., 27 marzo 2018 n. 7550 https://www.unijuris.it/node/4049; Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 30 luglio 2020, n. 16263 https://www.unijuris.it/node/5284; Corte di Cassazione, Sez. I civ., 31 maggio 2023, n. 15359 https://www.unijuris.it/node/7066 e Corte di Cassazione, Sez. I civ., 12 maggio 2022, n. 15246 https://www.unijuris.it/node/6281].