Corte di Cassazione (33944/2023) – Insinuazione al passivo fallimentare di un credito sulla cui sussistenza è tenuto ad esprimersi il giudice amministrativo: considerazioni circa la decisione da assumersi, o assunta, da parte del G.D.
Corte di Cassazione, Sez. Unite, 05 dicembre 2023, n. 33944 – Pres. Biagio Virgilio, Rel. Mauro Criscuolo,
Fallimento – Credito attinente ad una convenzione di bonifica e trasferimento di aree alla P.A. - Domanda di insinuazione al passivo – Esistenza, liquidità ed esigibilità dello stesso - Questioni devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo – Necessità della sua ammissione al passivo con riserva – Fondamento.
Fallimento – Credito della P.A. - Domanda da insinuazione al passivo - Diniego del G.D – Proposizione di una istanza di riconoscimento avanti al giudice amministrativo – Efficacia preclusiva della decisione assunta dal G.D. - Esclusione – Efficacia solo endofallimentare.
In caso di insinuazione allo stato passivo fallimentare di un credito attinente ad una convenzione di bonifica e trasferimento di aree alla P.A., contestato nella sua esistenza, liquidità ed esigibilità, per il quale sussistano questioni devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, gli organi fallimentari sono tenuti a considerare il credito come condizionale, con conseguente sua ammissione con riserva, da sciogliersi all'esito della definizione del giudizio amministrativo, e ciò anche nel caso in cui della questione di giurisdizione vengano medio tempore investite le sezioni unite della Corte di Cassazione. (Fattispecie in tema di insinuazione al passivo del credito del Comune relativo al controvalore delle opere di bonifica di un terreno oggetto di un accordo contrattuale concluso dall'ente pubblico con la società costruttrice in seguito fallita, con convenzione riconducibile alla tipologia degli accordi di cui all'art. 11 della L. n. 241/1990). (Massima Ufficiale)
Un provvedimento di diniego da parte del giudice delegato dell'ammissione al passivo di un credito a favore della PA come conseguente alla stipula di una convenzione con la società poi fallita, non impugnato in sede fallimentare, non spiega, anche a voler ammettere che si potesse addivenire ad una sua ammissione con riserva, efficacia preclusiva della successiva domanda di riconoscimento dell'esistenza, liquidità ed esigibilità dello stesso da parte del giudice amministrativo, come munito di giurisdizione, dovendosi escludere che quella decisione del G.D. possa avere rilevanza esterna dovendosi riconoscere una tale efficacia solo in sede endofallimentare. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
[con riferimento alla prima massima, in tema di accertamento di crediti devoluti in particolare alla giurisdizione tributaria, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 16 dicembre 2022, n. 37006 https://www.unijuris.it/node/6662 e Corte di Cassazione, Sez. I civ., 28 aprile 2023, n. 11199 https://www.unijuris.it/node/6990; con riferimento alla seconda massima, in tema di efficacia preclusiva solo in sede endofallimentare dei provvedimenti emessi dal G.D. con riferimento in particolare all'ammissione al passivo: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 03 dicembre 2020, n. 27709 https://www.unijuris.it/node/5409 e Corte di Cassazione, Sez. I, 12 aprile 2022, n. 11808https://www.unijuris.it/node/6215].