Corte di Cassazione (13445/2023) – Revocatoria fallimentare: necessità che le presunzioni dalle quali evincere la conoscenza dello stato d'insolvenza vadano considerate non solo atomisticamente ma anche nella loro sintesi.
Corte di Cassazione, Sez. I civ., 17 maggio 2023, n. 13445 - Pres. Francesco A. Genovese, Rel. Cosmo Crolla.
Revocatoria ex art. 67, secondo comma, L.F. di rimesse bancarie- Conoscenza da parte dell'accipiens dello stato d'insolvenza del solvens – Prova per presunzioni – Elementi indiziari – Necessaria valutazione sia singolare che nel loro complesso – Doverosa considerazione anche del loro rapporto.
In tema di revocatoria fallimentare, alla curatela fa capo l’onere della prova della cd. scientia decoctionis in capo all’accipiens, suscettibile di essere assolto mediante il ricorso a presunzioni ex artt. 2727 e 2729 c.c., sempreché gli elementi indiziari, valutati necessariamente gli uni per mezzo degli altri, si rivelino idonei nel loro complesso a condurre il giudice a ritenere che il terzo, facendo uso della sua normale prudenza e avvedutezza - rapportata anche alle sue qualità personali e professionali, nonché alle condizioni in cui egli si è trovato concretamente ad operare - non possa non aver percepito i sintomi rivelatori della decozione del debitore. (Massima Ufficiale)
https://www.dirittodellacrisi.it/articolo/cass-sez-1-17-maggio-2023-n-13445-pres-genovese-est-crolla
https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/29323.pdf
[cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 08 febbraio 2019 n. 3854https://www.unijuris.it/node/4566].