Corte di Cassazione (16362/2018) – Accoglibilità della domanda di insinuazione al passivo proposta dalla banca mediante produzione di copia, sottoscritta dal solo correntista poi fallito, del contratto di conto corrente.
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. I civ., 21 giugno 2018 n. 16362 – Pres. Antonio Didone – Rel. Giuseppe Fichera.
Fallimento – Istituto bancario – Conto corrente – Saldo negativo – Istanza di insinuazione al passivo – Contratto di conto corrente allegato – Firma del solo correntista – Validità – Consenso della banca deducibile da comportamenti concludenti.
Nei contratti bancari, il requisito della forma scritta, posto a pena di nullità dal comma 3 dell’art. 117 TUB (azionabile dal solo cliente ex art. 127, comma 2, TUB), va inteso non applicando la disciplina generale sulle nullità negoziali per difetto di forma, ma in senso funzionale, avuto riguardo alla finalità di protezione del correntista assunta dalla norma, sicché tale requisito deve ritenersi rispettato ove il contratto sia redatto per iscritto e ne sia consegnata una copia al cliente, ed è sufficiente che vi sia la sottoscrizione di quest’ultimo e non anche quella dell’istituto di credito, il cui consenso ben può desumersi alla stregua dei comportamenti concludenti dallo stesso tenuti (Principio di diritto) [nello specifico, la Corte ha cassato con rinvio la decisione del Tribunale per avere questo respinto l'opposizione proposta da una banca avverso il decreto che aveva reso esecutivo lo stato passivo di una sua correntista fallita, negando l'insinuazione del saldo passivo del conto corrente a questa intestato, in quanto il giudice del merito aveva erroneamente ritenuto che il contratto di apertura di quel conto, pure pacificamente stipulato anterioremente alla dichiarazione di fallimento della correntista, risultava sottoscritto solo da questa e non anche dall'istituto di credito che aveva poi dato concreta esecuzione al rapporto]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
http://www.fallimentiesocieta.it/sites/default/files/Cass.%20Civ.%2016362.2018.pdf