Corte di Cassazione (4794/2018) – La prova per presunzione della scientia decoctionis nell’azione revocatoria fallimentare.

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Data di riferimento: 
01/03/2018

Cassazione civile, sez. VI, 01 Marzo 2018, n. 4794. Pres. Magda Cristiano, rel. Francesco Antonio Genovese.

Fallimento - Azione revocatoria - Prova per presunzione della scientia decoctionis.

Nell'azione revocatoria fallimentare in cui la prova della scientia decoctionis dell'accipiens è ricavabile: a) dalle modalità non più regolari dei pagamenti, riferiti a importi non corrispondenti alle fatture, peraltro scadute, e dal divieto di accettazione di pagamenti postdatati da parte degli autisti della società creditrice; b) dall'esistenza di un eccesso di indebitamento verso i fornitori, già prima della riunione dei creditori, e dall'utilizzo di assegni in bianco, incassati oltre un mese dopo la loro spedizione; c) dalla continuità dei rapporti tra le parti, essendo la revocanda una fornitrice abituale della fallita ed essendo revocanda e fallita operative nello stesso ambito territoriale, sussistono i requisiti della gravità, della precisione e della concordanza dei fatti integranti la prova per presunzione  che devono essere ricavati in relazione al complesso degli indizi, perciò soggetti ad una valutazione globale, e non già svolta in via atomistica, con riferimento singolare a ciascuno di questi  (. (FrancescoGabassi - riproduzione riservata)

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/19272.pdf

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[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: