Corte di Cassazione (20784/2017) – Fallimento e possibile insinuazione al passivo di crediti tributari e previdenziali sulla base dei soli “estratti di ruolo”. Scopo della notifica delle cartelle esattoriali.

Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 5 settembre 2017 n. 20784 – Pres. Francesco Antonio Genovese, Rel. Massimo Ferro.

Fallimento - Crediti tributari e previdenziali e previdenziali – Concessionari - Insinuazione al passivo – Produzione dei soli estratti di ruolo – Ammissibilità.

Fallimento - Crediti tributari – Notifica della cartella esattoriale – Scopo – Fissazione di un termine per l’impugnazione – Competenza del giudice speciale – Crediti non tributari – Contestazioni – Competenza dei giudici fallimentari.

Nonostante la differenza sostanziale che caratterizza il “ruolo” (atto potestativo espressamente previsto e regolato dalla legge contenente una pretesa economica dell’ente impositore) e “l’estratto di ruolo” (elaborato informatico formato dal concessionario della riscossione contenente gli elementi dell’atto impositivo azionati con la cartella esattoriale), per l’ammissione al passivo di crediti tributari e previdenziali insinuati dai concessionari è sufficiente, ai sensi dell’art. 87, secondo comma, D.P.R. 602/1973, la produzione dei soli estratti, senza che occorra provare la previa notifica delle cartelle o degli avvisi di debito al fallito in bonis o al curatore. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

L’onere della notifica della cartella esattoriale ha il solo scopo di provocare la scadenza del termine a disposizione del contribuente, ed, in caso di fallimento, del curatore, per impugnare l’atto davanti al giudice tributario, ragion per cui tale onere non sussiste laddove la pretesa non abbia natura tributaria (ma, ad esempio, previdenziale),  in quanto, in tal caso, non si pone l’esigenza di accertare il diritto controverso davanti a un giudice speciale e le eventuali contestazioni dovranno essere sollevate avanti al giudice delegato, in sede di determinazione dello stato passivo, o avanti al tribunale, in sede di opposizione, e, pertanto, verranno risolte dagli stessi giudici fallimentari. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

http://www.fallimentiesocieta.it/sites/default/files/Cass.%20Civ.20784.2017.pdf