Corte di Cassazione (19737/2017) – Fallimento : domanda di insinuazione al passivo proposta dall’avvocato del legale rappresentante della fallita per l’attività difensiva svolta in sede penale a vantaggio dello stesso.

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Data di riferimento: 
08/08/2017

Corte di Cassazione, Sez. VI civ. –1, 08 agosto 2017 n. 19737 – Pres. Francesco Antonio Genovese, Rel. Mauro Di Marzio.

Fallimento di una società – Rappresentante legale - Procedimento penale in corso nei confronti del medesimo – Reati commessi nell’esercizio delle sue funzioni – Avvocato – Credito per l’attività legale svolta – Incarico non conferitogli dalla società -  Domanda di insinuazione passivo – Rigetto dell’istanza.

Non va ammesso al passivo fallimentare il credito dell’avvocato che abbia svolto l’attività di difesa nel corso di un procedimento penale intentato, per reati commessi nell’esercizio delle sue funzioni, nei confronti del rappresentante legale di una società che sia fallita nel corso dello stesso,  qualora difetti la prova che l’obbligazione del legale sia riferibile alla società per avergli  questa conferito l’incarico professionale. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

 

http://www.fallimentiesocieta.it/sites/default/files/Cass.%20Civ.%2019737.2017.pdf

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Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: