Tribunale di Brindisi –Revocabilità dei pagamenti eseguiti dalla fallita, allorché in bonis, ma in periodo sospetto, in modo anomalo ed esenzione ex art. 67, terzo comma, lettera f), L.F per il pagamento dei professionisti.

Tribunale di Brindisi, 30 novembre 2023 (data della pronuncia) – Giud. Antonio Ivan Natali.

Fallimento – Revocabilità dei pagamenti eseguiti non con denaro o mezzi  normali – Effettuazione ad opera di un soggetto terzo - Ipotesi che si possono o meno considerare come operati dalla società poi fallita.

Revocatoria fallimentare – Esenzione ex art. 67, terzo comma,  lettera f), L.F.– Pagamentodi una prestazione d’opera professionale di carattere isolato– Impossibilità di farla rientrare tra quelle coordinate e collaborative da considerarsi contemplate da detta disposizione.

In tema di revocabilità ai sensi dell'art. 67, primo comma, n.2) L.F. dei pagamenti eseguiti da una società debitrice non con denaro o con mezzi normali entro l'anno dalla dichiarazione di fallimento, va escluso che possa considerarsi tale quello eseguito da un terzo anche laddove ricorra un'ipotesi, oggetto di prova da parte del curatore, di controllo societario tra la società autrice del pagamento e la fallita, ciò in quanto nel nostro ordinamento, controllante e controllata, per quanto il controllo debba ritenersi totalitario, continuano (salvo l'eccezione rappresentata dalle società in house che non pare siano in grado di collocarsi come entità poste al di fuori dell'ente pubblico che ne dispone come di una propria articolazione interna) ad essere considerate come due soggetti giuridicamente distinti, titolari di proprie distinte e autonome sfere giuridiche. Diverso è il caso che chi ha adempiuto venga a configurarsi come una sorta di appendice della debitrice in modo che emerga sotto il profilo probatorio, e ciò con ragionevole certezza, che il pagamento sia avvenuto con il ricorso a risorse economiche e mezzi materiali della fallita stessa, come anche quello in cui chi ha adempiuto abbia agito quale rappresentante del debitore, spendendone il nomen e impegnando la sfera giuridica del mandante sulla base di una procura specifica all’esecuzione del pagamento, ciò in quanto in tal caso, il pagamento verrebbe comunque imputato giuridicamente, in omaggio ai generali principi che regolano quel potere, al debitore. Ipotesi queste in cui si può, salvo che la beneficiaria provi il contrario, presumere che il soggetto terzo fosse a conoscenza dello stato d'insolvenza in cui la debitrice versava. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Deve ravvisarsi l’inapplicabilità dell’esenzione da revocatoria ex 67, terzo comma, lettera f), L.F.  nei confronti del pagamento di una prestazione d’opera professionale specifica, occasionale e isolata, tale, cioè, da non essere poter assurta, in quanto non caratterizzata dal carattere della continuità, nel novero della prestazioni lavorative coordinate o collaborative, comunque rientranti nell'ambito di quelle da considerarsi contemplate da detta norma. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

https://www.ilcaso.it/sentenze/ultime/30374/CrisiImpresa?Revocatoria-e-compensi-professionali

[con riferimento alla seconda massima, in tema di esenzione da revocatoria, ex art. 67, terzo comma, lettera f), L.F., anche dei pagamenti di corrispettivi a particolari categorie di lavoratori autonomi, cfr. in questa rivista: Tribunale di Cassino, 16 settembre 2019  https://www.unijuris.it/node/4870; in senso contrario, quanto al pagamento effettuato a favore del professionista incaricato esclusivamente di  valutare la fattibilità d di una domanda di concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione del debito: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 20 febbraio 2020, n. 4340 https://www.unijuris.it/node/5336  e, con riferimento ad un'ipotesi analoga,: Tribunale di Roma, 16 giugno 2022 https://www.unijuris.it/node/6389],