Tribunale di Genova – Concordato preventivo omologato: laddove nella fase esecutiva il debitore riscontri l'impossibilità da parte sua di adempierlo deve porre in essere tutte le iniziative necessarie ad addivenirvi.
Versione stampabileTribunale di Genova, Sez. VII civ. - Ufficio fallimentare, 27 giugno 2023 (data della pronuncia) – Giudice Delegato Andrea Balba.
Concordato preventivo – Omologazione – Fase esecutiva – Debitore – Riscontro dell'impossibilità di adempiere alle obbligazione assunte – Dovere di porre in essere iniziative adeguate a rispettare gli impegni presi. - Necessario ricorso ad altre idonee modalità di adempimento – Istanza di autorizzazione da rivolgersi al giudice delegato.
Con riferimento ad un piano di concordato preventivo come omologato, laddove in fase di esecuzione si riscontri da parte del debitore l'impossibilità dell'adempimento da parte sua di quanto originariamente prospettato ai creditori, lo stesso non solo può, ma deve mettere in campo tutte le risorse possibili per adempiere in concreto alla proposta da quelli approvata; in tal caso risulta ammissibile e accoglibile da parte del tribunale la richiesta di quello di autorizzazione a procedere con diverse modalità idonee all’adempimento di quanto in precedenza proposto [nello specifico, il giudice delegato, accertata l’impossibilità di adempimento di un piano in continuità diretta come omologato, ha autorizzato, su richiesta del debitore, la cessione immediata dell’azienda, come da offerta d'acquisto formulata da un soggetto che si era impegnato a garantire il pagamento contestuale ai creditori di tutte le somme necessarie per l'adempimento della proposta concordataria come omologata, laddove fosse risultato aggiudicatario di quel bene a seguito dello svolgimento di una procedura competitiva, da a tal fine indirsi, in cui eventuali altri potenziali acquirenti avrebbero dovuto garantire condizioni analoghe a quelle da lui offerte]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
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