Corte di Cassazione (36755/2021) – Fallimento e insinuazione al passivo di crediti per dazi doganali: il privilegio di cui all'art. 2783 ter c.c. assiste solo quelli sorti nello stesso giorno o nei giorni successivi alla sua entrata in vigore.
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. I civ., 25 novembre 2021, n. 36755 – Pres. Magda Cristiano, Rel.vigore - Massimo Ferro.
Fallimento - Crediti per dazi doganali – Insinuazione al passivo – Privilegio ex art. 2783 ter c.c. - Norma introdotta dall'art. 9, comma 3, D.L. n. 16/2012, conv. con L. n. 44/2012 – Entrata in vigore - Riconoscibilità solo nei confronti di quelli sorti lo stesso giorno o successivamente – Fondamento.
L'art. 9, comma 3, D.L. n. 16/2012, conv. con L. n. 44/2012, che ha introdotto il privilegio di cui all'art. 2783 ter c.c., assimilando il trattamento dei crediti per dazi doganali ai crediti dello Stato per IVA, non ha natura interpretativa e portata retroattiva dal momento che le norme sui privilegi sono disposizioni sostanziali che attengono alla qualità dei crediti, consistenti nella loro prelazione rispetto ad altri, trovando applicazione, salva espressa deroga, il principio generale di cui all'art. 11 delle preleggi, secondo cui le leggi non sono retroattive. Ne consegue che il privilegio in parola assiste i soli crediti nati nello stesso giorno o in un giorno successivo rispetto al momento in cui la legge che lo ha introdotto è entrata in vigore. (Massima ufficiale)
http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/26604.pdf
[in tema di applicabilità retroattiva, con riferimento alle procedure concorsuali, in sede di stato passivo, delle modifiche legislative riguardanti i privilegi, cfr. in questa rivista: Corte Costituzionale, 13 luglio 2017, n. 176https://www.unijuris.it/node/3897 e Corte di Cassazione, Sez. I civ., 02 ottobre 2019, n. 24587 https://www.unijuris.it/node/5213].