Tribunale di Brescia – Proposta di concordato preventivo in continuità aziendale e necessaria integrazione dell'attestazione per valutare la possibilità di esercizio di azioni di responsabilità.
Versione stampabileTribunale Ordinario di Brescia, Sez. Fallimentare, 08 aprile 2021 – Pres. Simonetta Bruno, Rel. Stefano Franchioni, Giud. Gianluigi Canali.
Proposta di concordato preventivo in continuità aziendale – Attestazione - Prosecuzione dell’attività – Miglior soddisfacimento del creditore - Verifica della funzionalità a tal fine della procedura - Possibile esercizio di azioni di responsabilità in sede fallimentare – Riscontro da necessariamente eseguirsi.
In caso di proposta di concordato preventivo in continuità aziendale ex art. 186 bis L.F., il professionista attestatore, nel confrontare ai sensi dell'art. 161, terzo comma, L.F. la prospettiva concordataria e quella fallimentare al fine di accertare che la prosecuzione dell’attività sia funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori, deve prendere in considerazione anche il possibile ulteriore attivo ricavabile nell’ambito della procedura fallimentare dall’esercizio di azioni di responsabilità nei confronti degli organi sociali, evidenziando altresì le ragionevoli prospettive di recupero con specifico riferimento alla solvibilità di questi ultimi, quindi analizzando la composizione e la consistenza del patrimonio dei soggetti che si sono avvicendati alla guida della società (oltre che degli eventuali sindaci) sino alla sua messa in liquidazione [nello specifico il Tribunale ha assegnato alla società ricorrente il termine di circa un mese per il deposito di una integrazione in tal senso dell'attestazione]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)