Corte di Cassazione (23136/2020) – Domanda di insinuazione al passivo proposta da Equitalia di crediti tributari risultanti da un gran numero di estratti di ruolo e verifica svolta immotivatamente dal tribunale solo a campione.
Corte di Cassazione, Sez. I civ., 22 ottobre 2020, n. 23136 – Pres. Francesco A. Genovese, Rel. Aldo Angelo Dolmetta.
Fallimento - Crediti tributari portati da plurime cartelle esattoriali - Equitalia – Istanza di ammissione al passivo – Tribunale - Verifica effettuata a campione – Rigetto della domanda nel suo complesso – Ricorso in Cassazione – Accoglimento - Motivazione considerata apparente.
In tema di insinuazione allo stato passivo, qualora l'incaricato alla riscossione abbia domandato l'ammissione al passivo per crediti riportati in numerose cartelle esattoriali, l'estensione all'intero complesso delle voci documentali prodotte di quanto riscontrato dal giudice in riferimento soltanto a talune di esse prese a campione, si rivela una valutazione priva di una qualunque logica inferenziale, sicché la motivazione adottata dal tribunale deve qualificarsi come meramente apparente. (massima ufficiale) [nello specifico la Corte ha cassato con rinvio per mancanza di una valida motivazione il decreto del tribunale per avere lo stesso, a fronte della gran mole di estratti di ruolo prodotti, respinto in ragione di una indiscriminata non corrispondenza degli stessi al modello normativo, la domanda di insinuazione proposta da Equitalia, senza esaminare quegli estratti singolarmente, ma sulla base di quanto riscontrato controllandone una minima parte, formulando così un rilievo solo “esemplicativo”]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)