Corte d'Appello di Roma – Appalto pubblico e rescissione in danno: insinuazione dell'assicuratore.
Corte d'Appello di Roma 27 gennaio 2015 - Pres. Maffei – Est. Cimorelli–Belfiore.
Fallimento - Appalto pubblico – Inadempimento - Rescissione in danno – Credito di regresso dell'impresa assicuratrice – Insinuazione al passivo – Esclusione.
Non deve essere ammesso al passivo del fallimento dell'impresa mandante di un'Associazione Temporanea di Imprese appaltatrice il credito vantato da una impresa di assicurazioni cui la Pubblica Amministrazione appaltante, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attivata la rescissione in danno ex art. 340 della legge 2070371865 n. 2248, aveva richiesto il pagamento di un indennizzo in virtù di una polizza fideiussoria che ne prevedeva il riconoscimento in caso di anticipata risoluzione del contratto per fatto o colpa dell'appaltatrice, e ciò in quanto l'Associazione Temporanea tra Imprese, di cui la fallita in bonis era una delle mandanti, era divenuta inadempiente delle obbligazioni assunte solo dopo che la stessa fallita si era ormai sciolta dal contratto di appalto in essere. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
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