Art. 98. - Impugnazioni., rapporti pendenti

Corte di Cassazione (22843/2024) – Il credito risarcitorio conseguente alla risoluzione di un contratto d'appalto pubblico, intervenuta dopo la dichiarazione di fallimento dell'appaltatore, non può essere ammesso allo stato passivo.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 14 agosto 2024, n. 22843 – Pres. Francesco Terrusi, Rel. Paola Vella.

Contratto d'appalto di opere pubbliche – Risoluzione per inadempimento intervenuta dopo la dichiarazione di fallimento dell'appaltatore – Insinuazione al passivo del credito per danni – Inammissibilità – Intervenuta cristallizzazione del passivo fallimentare.

Data di riferimento: 
14/08/2024
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (12332/2023) – Fallimento del conduttore di immobile: non è prededucibile, in sede di accertamento del passivo, il credito risarcitorio, spettante al locatore, per danni arrecati al bene dal fallito, allorché in bonis.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 09 maggio 2023, n. 12332 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Paola Vella.

Locazione di bene immobile - Fallimento del conduttore – Stato passivo – Danni arrecati a quel bene prima del fallimento – Locatore – Credito risarcitorio – Diritto all'ammissione al passivo in prededuzione – Esclusione – Fondamento.

Data di riferimento: 
09/05/2023
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (10046/2023) – Fallimento del preponente un contratto di agenzia e diritto dell'agente all'ammissione al passivo per crediti maturati a titolo di indennità sostitutiva del preavviso e suppletiva di clientela: fondamento.

Corte di Cassazione, Sez. IV Lavoro, 14 aprile 2023, n. 10046 – Pres. Guido Raimondi, Rel. Adriano Piergiovanni Patti.     

Fallimento del preponente - Rapporto di agenzia pendente - Regola generale di sospensione stabilita dall’art. 72, comma 1, l. fall. - Applicabilità – Fondamento –  Agente – Crediti maturati a titolo di indennità sostitutiva del preavviso e suppletiva di clientela - Diritto all'ammissione al passivo.

Data di riferimento: 
14/04/2023
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (34730/2021) – Il creditore per canoni di locazione sorti in data successiva al fallimento non è tenuto ad insinuare il proprio credito in via frazionata, ma può farlo unitariamente entro un anno dalla riconsegna dell'immobile.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 16 novembre 2021, n. 34730 – Pres. Magda Cristiano, Rel. Giulia

Iofrida.

Fallimento -  Crediti sorti nel corso della procedura – Insinuazione al passivo – Termine di decadenza – Limite temporale di un anno – Decorrenza – Momento in cui si verificano le condizioni di partecipazione.

Data di riferimento: 
16/11/2021
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (2061/2021) - Risoluzione di leasing finanziario: irretroattività della L. 124/2017, insinuazione al passivo proposta dal concedente e clausola penale.

Corte di Cassazione, Sez. Un., 28 gennaio 2021, n. 2061 – Pres. Pietro Curzio, Rel.  Enzo Vincenti.

Fallimento – Leasing finanziario – Risoluzione – L. n. 124 del 2017 – Irretroattività.

Fallimento – Leasing finanziario – Insinuazione al passivo – Clausola penale.

Data di riferimento: 
28/01/2021
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (23925/2020) – Concordato preventivo con cessione dei beni e prosecuzione dei rapporti di lavoro fino al recesso di una delle parti. Diritto di un dirigente ad essere ammesso al passivo nel successivo fallimento.

Corte di Cassazione, Sez.IV, lavoro, 29 ottobre 2020, n. 23925 -  Pres. Guido Raimondi, Rel. Adriano Piergiovanni Patti.

Fallimento – Istanza di insinuazione di un credito  – Curatore – Nessuna eccezione sul punto – Principio di non contestazione – Automatica ammissione di quel credito - Esclusione -Giudice delegato e tribunale – Verificazione d'ufficio dei fatti e delle prove – Potere di addivenire ad una decisione contraria.

Data di riferimento: 
29/10/2020
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (15407/2020) – Fallimento del datore di lavoro e cessazione dell'attività aziendale: assenza del diritto alla retribuzione del dipendente dal fallimento allo scioglimento del contratto.

Corte di Cassazione, Sez. IV – Lavoro, 20 luglio 2020, n. 15407 – Pres. Umberto Berrino, Rel. Adriano Piergiovanni Patti.

Fallimento del datore di lavoro - Cessazione dell'attività aziendale – Sospensione del rapporto di lavoro – Obblighi previdenziali e retributivi - Inconfigurabilità  – Assenza della prestazione lavorativa - Natura sinallagmatica del contratto  - TFR - Spettanza – Fondamento – Protrarsi del rapporto di lavoro fino a scioglimento da parte del curatore.

Data di riferimento: 
20/07/2020
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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