Art. 78. - Conto corrente, mandato, commissione., Corte di Cassazione

Corte di Cassazione (4795/2020) – Il mandato che una società, poi fallita, aveva conferito ad un legale per assisterla nel corso di un giudizio in cassazione si scioglie al momento della dichiarazione di fallimento.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 24 febbraio 2020, n. 4795 – Pres. Guido Federico, Est. Andrea Fidanzia.

Dichiarazione di fallimento – Giudizio in corso – Interruzione automatica – Mandato alle liti conferito dal fallito allorché in bonis - Possibilità per il curatore di subentrare nel contratto ex artt. 72 e 78 L.F. – Esclusione -– Scioglimento del mandato difensivo.

Data di riferimento: 
24/02/2020
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (3086/2018) – Inefficacia del versamento da parte di una banca sul conto corrente della fallita di somme bonificate a favore della stessa dopo la dichiarazione di fallimento.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 08 febbraio 2018 n. 3086 – Pres. Antonio Didone, Rel. Eduardo Campese.

Dichiarazione di fallimento – Pagamenti successivi – Inefficacia – Fallito - Perdita del potere di disporre del proprio patrimonio – Conoscenza da parte del solvens – Irrilevanza.

Data di riferimento: 
08/02/2018
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

C.di Cass.–Prededucibilità dei crediti per somme riscosse dal Commissario di capogruppo ATI in amministrazione straordinaria.

Cassazione civile, sez. I, 15 febbraio 2013, n. 3834- Pres. Salmè, Rel. Cristiano.

Art. 74 LF - Contratto di somministrazione - Subentro del curatore - Prededuzione dei pagamenti per consegne già avvenute prima del fallimento - Norma eccezionale - Impossibilità di applicazione analogica.

Imprese costituite in ATI - Pagamento integrale alla mandataria - Adempimento della committente - Obbligo della mandataria di versare le somme riscosse in nome e per conto delle mandanti - Sussiste.

Data di riferimento: 
15/02/2013
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione - Insinuazione del lavoratore subordinato e principio dell'integrità della retribuzione.

Cassazione civile, sez. IV, lavoro , 27 maggio 2010, n. 12964 - Pres. Sciarelli - Rel., est. De Renzis.

Fallimento ed altre procedure concorsuali - Fallimento - In genere - Contributi previdenziali - Ammissione al passivo chiesta dal lavoratore in via prudenziale o in caso di inerzia dell'INPS nell'esercizio dell'azione ex artt. 93 e 101 legge fall. - Configurabilità - Condizioni - Fondamento - Principio dell'integrità della retribuzione - Conseguenza - Riconoscimento al lavoratore della retribuzione lorda - Limiti - Riserva di rivalsa.

Data di riferimento: 
27/05/2010
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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