Corte di Cassazione (22169/2024) – Concordato preventivo in continuità diretta: il surplus derivante dalla prosecuzione dell'attività aziendale è soggetto al divieto di alterazione delle cause legittime di prelazione.

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Data di riferimento: 
06/08/2024

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 06 agosto 2024, n. 22169 – Pres. Massimo Ferro, Rel. Roberto Amatore.

Concordato preventivo con continuità - Eccedenza finanziaria determinata dalla prosecuzione dell'attività – Non assimilabilità all'apporto di finanza esterna – Necessario assoggettamento al divieto di alterazione delle cause legittime di prelazione.

In tema di concordato preventivo con continuità aziendale ex art. 186-bis l.fall., l'eventuale eccedenza finanziaria determinata dalla prosecuzione dell'attività di impresaè da intendersi quale mero incremento di valore dei fattori produttivi aziendali con la conseguenza che, rientrando nell'oggetto della garanzia generica del credito prevista dall'art. 2740 c.c., la stessa non è liberamente distribuibile dal debitore, ma soggiace al divieto di alterazione delle cause legittime di prelazione. (Principio di diritto e Massima Ufficiale) [al riguardo la Corte ha così precisato: “Né tracce per una diversa ricostruzione sistematica si rinvengono nell’art. 182 quinquies, quinto comma, l.fall., il quale consente di autorizzare il debitore a pagare i creditori anteriori (anche chirografari) se un professionista attesta che le loro prestazioni siano essenziali per la prosecuzione dell’attività e funzionali al miglior soddisfacimento dei creditori, o anche senza attestazione, laddove i pagamenti siano eseguiti mediante nuovi fondi apportati al debitore senza obbligo di restituzione o con obbligazione di rimborso postergata alla soddisfazione dei creditori”; ciò in quanto da tale norma non può trarsi un principio generale di libera allocabilità dei flussi generati dalla prosecuzione dell'attività imprenditoriale nel concordato in continuità, trattandosi di norma eccezionale che consente il pagamento di alcuni specifici creditori antecedenti e non sostituibili con altri operatori presenti sul mercato. Ha altresì sottolineato che né, peraltro, una diversa ricostruzione può essere tratta dalle norme del CCII ed in particolare dall’art. 84 comma 6 C.C.I., in forza del quale “Nel concordato in continuità aziendale il valore di liquidazione è distribuito nel rispetto della graduazione delle cause legittime di prelazione; per il valore eccedente quello di liquidazione è sufficiente che i crediti inseriti in una classe ricevano complessivamente un trattamento almeno pari a quello delle classi dello stesso grado e più favorevole rispetto a quello delle classi di grado inferiore” in quanto norma costituente una rilevante novità rispetto alla pregressa disciplina, non idonea a rappresentare un utile criterio interpretativo degli istituti della legge fallimentare]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata).

https://mobile.ilcaso.it/sentenze/ultime/32016/CrisiImpresa?Concordato-con-continuit%C3%A0-aziendale-ex-art.-186-bis-l.-fall.-e-destinazione-della-eccedenza-finanziaria-derivante-dalla-prosecuzione-dell%27attivit%C3%A0-di-impresa

[in tema di presupposto, c.d. “neutralità”, richiesto perché l'apporto di terzo si sottragga al divieto di alterazione della graduazione dei creditori privilegiati, cfr. in questa rivista: Cassazione civile, Sez. I, 8 giugno 2012 n. 9373 https://www.unijuris.it/node/1517 e Corte di Cassazione, Sez. I civ., 08 giugno 2020, n. 10884 https://www.unijuris.it/node/5275, in tema di nuova finanza rappresentata dall'apporto di beni personali dei soci: Cassazione civile, sez. I, 17 Maggio 2019, n. 13391 https://www.unijuris.it/node/4805; in tema di presupposto perché, a differenza degli altri crediti privilegiati assoggettati alla regola della absolute priority rule, risulti possibile il soddisfacimento parziale dei crediti prelatizi di natura tributaria e contributiva: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 26 maggio 2022, n. 17155 https://www.unijuris.it/node/6353; in tema di inammissibilità della deroga all'istituto della postergazione: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 27 dicembre 2019, n. 34539 https://www.unijuris.it/node/5012].

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: