Tribunale di Ferrara – Concordato in continuità indiretta: inammissibilità se qualificabile come “a pacchetto chiuso”, in caso di omessa considerazione dei crediti contestati e di esecuzione di pagamenti non autorizzati.

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Data di riferimento: 
28/05/2024

Tribunale Ordinario di Ferrara, 28 maggio 2024 (data della pronuncia) – Pres. Stefano Giusberti, Rel. Anna Ghedini, Giud. Costanza Perri.

Concordato in continuità indiretta – Previsione della cessione dell'azienda a favore di un soggetto già affittuario - Situazione tale da rendere impossibile l'apertura di una procedura competitiva – Proposta qualificabile come “a pacchetto chiuso” - Inammissibilità.

Concordato in continuità indiretta – Presenza di crediti contestati - Necessaria considerazione nel piano – Inammissibilità della loro non menzione – Fondamento.

Presentazione di una domanda di concordato – Effettuazione di pagamenti perché considerati urgenti – Necessità anche in quel caso che siano autorizzati.

A fronte di una proposta di concordato in continuità indiretta la stessa deve considerarsi inammissibile laddove quello proposto risulti di fatto un c.d. concordato “a pacchetto chiuso”, dove l’unico potenziale acquirente della azienda è quello che la ha in affitto già da prima dell’ingresso in procedura; ciò in quanto trattasi di ipotesi contrastata dal legislatore fin dalla introduzione dell’art. 163 bis l. fall., norma peraltro recettiva di prassi diffuse sul territorio [nello specifico il proponente aveva stipulato con l'affittuario dell'azienda, potenziale acquirente della stessa, un autonomo nuovo contratto di locazione dell'immobile in cui era collocata, onde non era ipotizzabile che un qualche serio soggetto imprenditoriale sarebbe stato poi interessato a competere per acquistare una azienda costituita dai soli impianti senza potere fare affidamento sul subentro nel contratto di locazione dei muri all’interno dei quali risultavno collocati gli impianti]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

In presenza di debiti contestati, a prescindere da quale sia la loro natura, il debitore che voglia perseguire la via concordataria non può evitare di trattare la relativa questione nel proprio piano; è vero che l’accantonamento, in assenza di norma specifica ( norma che esiste con riguardo ai soli crediti fiscali già a ruolo – art. 90 del D.P.. 602/73), non è obbligatorio nel concordato ma la presenza di crediti contestati e in relazione ai quali pende un contenzioso, va ovviamente fatta oggetto di trattazione nella proposta, prima di tutto al fine di fornire ai creditori una informazione il più possibile completa della situazione debitoria, sia pure non stabilizzata. Non è infatti obbligatorio prevedere la soddisfazione dei crediti contestati ma è necessario fornire un quadro informativo completo circa la situazione debitoria complessiva con riguardo alle conseguenze, sulle prospettive di soddisfacimento dei crediti, dell’esito infausto dei giudizi, ed approntare a tal fine, seppur facoltativamente laddove non risulti obbligatorio farlo, un apposito fondo rischi che risulti coerente e credibile in rapporto a tale previsione. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Sia nella legge fallimentare che nel C.C.I. (vedi artt. 46 e 94) il pagamento, dopo la presentazione della domanda per concordato e al di fuori delle previsioni di piano, di debiti concorsuali in misura integrale è potenzialmente lesivo degli interessi dei creditori e va fatto oggetto di richiesta di autorizzazione che può essere concessa solo se trattasi di pagamenti urgenti. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

https://www.ilcaso.it/sentenze/ultime/31630/CrisiImpresa?Concordato-preventivo-e-pagamento-di-debiti-concorsuali-non-autorizzati

https://www.ilcaso.it/sentenze/ultime/31631/CrisiImpresa?I-debiti-erariali-vanno-fatti-oggetto-di-trattazione-nel-piano-concordatario

[con riferimento alla terza massima, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 21 giugno 2019, n. 16808 https://www.unijuris.it/node/4710].

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[Questo provvedimento si riferisce al Codice della crisi]
Articoli di riferimento nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza