Tribunale di Roma – Deposito di istanza di concordato in continuità: in quel contesto può trovare accoglimento la domanda del debitore volta ad ottenere l'autorizzazione a procedere al pagamento di debiti previdenziali.
Versione stampabileTribunale Ordinario di Roma, Sez. XIV civ., 17 aprile 2024 (data della pronuncia) – Pres. Rel. Stefano Cardinali, Giud. Claudio Tedeschi e Carmen Bifano.
Istanza di ammissione a concordato preventivo in continuità – Contestuale richiesta di autorizzazione a pagare debiti anteriori – Possibile riferimento anche ai debiti previdenziali – Fondamento – Necessità di ottenere il rilascio del DURC.
Con riferimento ad una domanda depositata dal debitore ai sensi dell'art. 100 C.C.I. nell'ambito di un procedimento dallo stesso avviato per l'apertura di un concordato preventivo con continuità aziendale, sebbene il dettato di quell'articolo faccia riferimento, per quanto concerne la possibilità di ottenere l'autorizzazione ad eseguire pagamenti di debiti anteriori, solo ai crediti per prestazioni di beni e servizi e ai crediti dei lavoratori, si deve ritenere che non vi siano ostacoli ad estendere la previsione normativa anche ai pagamenti di altri crediti, quali quelli relativi ai contributi previdenziali dovuti per i lavoratori, che appaiono strettamente correlati ai crediti retributivi e, quindi, strumentali alla soddisfazione dei diritti dei lavoratori di cui si avvale l’impresa in crisi ai fini della prosecuzione dell'attività su cui si fonda la proposta di concordato. Il pagamento di detti crediti costituisce infatti il presupposto per il rilascio del DURC, la cui mancanza comprometterebbe lo svolgimento dell'attività aziendale dalla quale dovrebbero trarsi i flussi della continuità da destinarsi alla soddisfazione dei creditori e, quindi in particolare, appunto, dei lavoratori, in quanto da eventualmente considerarsi anche quale atto di straordinaria amministrazione avente natura transattiva con riguardo alla controversia avente ad oggetto i presupposti per ottenere la consegna di quell'attestato. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
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