Corte di Cassazione (14558/2022) – Fallimento e stato passivo: presupposto per il riconoscimento del privilegio ex art. 2751 bis, n. 2, c.c. relativamente ai crediti del professionista cui sono stati affidati plurimi incarichi da parte della società
Corte di Cassazione, Sez. I civ., 09 maggio 2022, n. 14558 – Pres. Andrea Scaldaferri, Rel. Paola Vella.
Società poi fallita – Affidamento di plurimi incarichi distinti ad un professionista – Crediti a questi spettanti a fronte delle prestazioni svolte – Riconoscimento del privilegio ex art. 2751 bis, n. 2, c.c. - Criterio da assumersi per decidere quali vi rientrino e quali no.
In ipotesi di conferimento da parte di un committente ad un professionista, il limite temporale degli "ultimi due anni di prestazione" di cui all'art. 2751 bis. n. 2, c.c. entro il quale i crediti che ne conseguono a favore di quest'ultimo vanno considerati privilegiati, va riferito, come da precedenti decisioni della stessa Cassazione, al complessivo rapporto professionale, restando fuori dal privilegio i corrispettivi degli incarichi conclusi in data anteriore al biennio precedente la cessazione del complessivo rapporto; in altri termini, "gli ultimi due anni di prestazione" di cui parla la norma "sono gli ultimi in cui si è svolto (non già l'unico o ciascuno dei plurimi rapporti corrispondenti ai plurimi incarichi ricevuti) il complessivo rapporto professionale, sicché restano fuori dalla previsione del privilegio i corrispettivi degli incarichi conclusi in data anteriore al biennio precedente la cessazione del complessivo rapporto; ciò deve ritenersi anche con riferimento alle prestazioni svolte da un professionista a favore di una società poi fallita non potendosi prendere come data di riferimento per decidere a ritroso dell'essersi svolti alcuni degli incarichi da quella conferitigli nell'arco dei due anni anteriori, al fini del riconoscimento del privilegio relativamente ai corrispettivi conseguentemente a fronte del loro svolgimento allo stesso spettanti, alla data della dichiarazione di fallimento. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/28904.pdf
[cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 27 luglio 2017 n. 18685 https://www.unijuris.it/node/3668].