Corte di Cassazione (21760/2022) – Amministrazione straordinaria: al fine di ritenere inammissibile la proposizione di una domanda di insinuazione supertardiva risulta insufficiente il mero "fatto notorio" dell'apertura della procedura concorsuale.
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. I civ., 08 luglio 2022, n. 21760 – Pres. Magda Cristiano, tel. Laura Tricomi.
Amministrazione straordinaria - Insinuazione cd. supertardiva al passivo - Apertura della procedura - Omesso avviso del commissario straordinario – Presupposto di accoglibilità della domanda - Conoscenza comunque avuta dal creditore ma solo quale mero “fatto notorio” -- Commissario straordinario – Mancata dimostrazione di una conoscenza ottenuta aliunde da considerarsi di tipo legale – Accoglibilità della domanda anche in tali ipotesi.
In tema di ammissione al passivo di una procedura concorsuale, nel caso di domanda cd "supertardiva" o "ultratardiva", il mancato avviso al creditore dell'apertura della procedura concorsuale integra una causa non imputabile del ritardo per il creditore; è, pertanto, onere del commissario dimostrare, ai fini dell'inammissibilità della domanda, che pur in difetto di prova della conoscenza legale, il creditore ha avuto conoscenza effettiva e tempestiva dell'emissione della sentenza dichiarativa e che, in tal modo, si sia realizzato il risultato pratico cui l'avviso era finalizzato ex lege, restando in conseguenza rilevante il mero "fatto notorio" dell'apertura della procedura concorsuale. (Massima Ufficiale)
https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/27871.pdf
[con riferimento però ad un ipotesi differente rispetto a quella oggetto dell'esame della Corte, ove la conoscenza del creditore era stata presunta – dai giudici di merito – sulla base del solo dato di fatto dell’avvenuta pubblicazione della sentenza di fallimento nel registro delle imprese, cfr. in questa rivista: Cassazione civile, sez. I, 19 marzo 2012 n. 4310 https://www.unijuris.it/node/1500; con riferimento a pronunce analoghe per contenuto: Cassazione civile, sez. I, 19 Giugno 2018, n. 16103 https://www.unijuris.it/node/4812 e Cassazione civile, sez. VI, 07 Ottobre 2016, n. 20120 https://www.unijuris.it/node/3970].