Cassazione (19373/2021) – Esenzione da revocatoria fallimentare dei pagamenti di beni e servizi effettuati nei “termini d'uso”: interpretazione di quell'espressione da privilegiarsi.
Corte di Cassazione, Sez. I civ., 07 luglio 2021, n. 19373 – Pres. Francesco Antonio Genovese, Rel. Guido Mercolino.
Revocatoria fallimentare - Pagamenti di beni e e servizi – Esenzione ex art. 67, terzo comma, lett. a), L.F. - Effettuazione nei “termini d'uso” - Interpretazioni di quell'espressione da privilegiarsi – Rispetto della prassi intercorsa in precedenza tra le parti.
In tema di revocatoria fallimentare, ai fini dell’operatività dell’esenzione prevista dall’art. 67, comma 3, lett. a) della L. Fall., l’espressione “termini d’uso”, utilizzata per individuare i pagamenti di beni e servizi non soggetti all’azione revocatoria, non si riferisce alle forniture che costituiscono oggetto del pagamento, ma ai pagamenti stessi, i quali risultano quindi opponibili alla massa dei creditori, anche se eseguiti ed accettati difformemente dalle previsioni contrattuali, purché siano stati effettuati secondo tempi e modalità corrispondenti a quelli che hanno caratterizzato il rapporto tra le parti nel suo concreto svolgimento (Principio di diritto ribadito dalla Corte) [nello specifico la Corte ha condiviso la decisione della Corte d'Appello che aveva stabilito che i pagamenti effettuati da una società in liquidazione in amministrazione straordinaria dovessero essere revocati in quanto in occasione degli stessi la prassi precedente intercorsa tra le parti era stata stravolta onde l'art. 67, comma 3, lett. a) della L. Fall. non poteva trovare applicazione non potendosi ritenere che avessero avuto luogo secondo i “termini d'uso”]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
[con riferimento ai precedenti che analogamente riferiscono l'espressione “termini d'uso” ai pagamenti e non alle forniture cui si riferiscono, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. I civ., 07 dicembre 2016 n. 25162 https://www.unijuris.it/node/3110; Cassazione civile, Sez. I, 18 Marzo 2019, n. 7580 https://www.unijuris.it/node/4835 e Corte di Cassazione, Sez. I civ., 07 dicembre 2020, n. 27939 https://www.unijuris.it/node/5454].