Tribunale di Bologna– Liquidazione controllata: limite temporale apprensione utilità (Es. quote di stipendio). Requisiti per la nomina del liquidatore. Inquadramento dei compensi dell’OCC e del legale del debitore.
Versione stampabileTribunale di Bologna, 20 giugno 2024 – Presidente, dott. Michele Guernelli, Consigliere relatore, dott.ssa Antonella Rimondini
Liquidazione controllata – Durata – Limite triennale apprensione quota stipendio.
Liquidazione controllata – Nomina liquidatore – Iscrizione elenco gestori di cui al D.M. 202/2014 e Albo di cui all’art. 356 CCII.
Liquidazione controllata – Compenso OCC spesa prededucibile – Compenso legale – Escluso carattere prededucibile - Revocatoria.
Con riguardo alla durata della procedura di liquidazione controllata, tenuto conto delle norme in tema di esdebitazione, deve individuarsi un termine minimo di durata della procedura coincidente con quello richiesto per pronunciare l’esdebitazione nonché – in caso di esdebitazione- un identico termine massimo. Ne deriva che se è vero che la procedura può certamente proseguire finché tutti i beni sono liquidati, qualora il debitore ottenga l’esdebitazione, riconoscibile dopo tre anni dall’apertura della procedura, il termine stesso di tre anni costituisce anche il limite temporale massimo per l’acquisizione di quote di stipendio. (avv. Federica Cella – riproduzione riservata)
La diposizione di cui all’art. 270, II°, let. b) CCII, che fa riferimento all’Elenco di cui al D.M. n. 202/2014 relativo ai Gestori della Crisi, dev’essere coordinata con quella di nuovo conio di cui all’art. 356 CCII, facente riferimento all’Albo istituito presso il Ministero di Giustizia: tale coordinamento impone la necessità che la scelta del liquidatore ricada nell’alveo di coloro che sono iscritti sia all’elenco dei Gestori della Crisi, stante il chiaro tenore letterale dell’art. 270 CCII, sia all’albo di cui all’art. 356 CCII, in ragione del carattere generale della previsione contenuta nello stesso art. 356 CCII. (avv. Federica Cella – riproduzione riservata)
Il liquidatore deve valutare criticamente quantificazione e qualificazione dei crediti (con particolare riferimento a quelli del difensore della ricorrente) alla luce dei parametri in vigore e del tenore restrittivo dell’art. 6 CCII che si riferisce espressamente ai soli compensi spettanti all’OCC mentre nulla prevede con riferimento al compenso spettante al professionista che abbia assistito il debitore nella presentazione del ricorso per l’apertura della procedura. Il liquidatore dovrà eventualmente agire in revocatoria, ex artt. 274, II° e 151 CCII, per ottenere la declaratoria di inefficacia di atti e pagamenti compiuti dal debitore in pregiudizio dei creditori, al fine di ristabilire la par condicio creditorum. (avv. Federica Cella – riproduzione riservata)
[Cfr in questa rivista in merito alla prima massima: Tribunale di Ferrara, 11 marzo 2024, in https://www.unijuris.it/node/7667 e Tribunale di Rimini, 12 dicembre 2023 in https://www.unijuris.it/node/7528. In merito alla seconda massima: Tribunale di Terni, 08 marzo 2024, in https://www.unijuris.it/node/7697, Tribunale Torino, 11 Maggio 2023 https://www.unijuris.it/node/6993 e Tribunale di Salerno, 10 luglio 2023 https://www.unijuris.it/node/7077; in senso contrario: Tribunale di Arezzo, 08 maggio 2024, in https://www.unijuris.it/node/7773 Tribunale di Vicenza, 12 giugno 2023 https://www.unijuris.it/node/7049 e Tribunale Arezzo, 20 Ottobre 2023 https://www.unijuris.it/node/7252.In merito alla terza massima: Tribunale di Forlì, 18 giugno 2024, in https://www.unijuris.it/node/7836, Tribunale di Savona, Ufficio Procedure concorsuali, 05 dicembre 2023, in https://www.unijuris.it/node/7529, Tribunale Ordinario di Forlì, 28 settembre 2023, in https://www.unijuris.it/node/7254, Tribunale Torino, 03 Agosto 2023, in https://www.unijuris.it/node/7194 In merito alla terza massima: Tribunale di Ferrara, 11 marzo 2024, in https://www.unijuris.it/node/7667 e Tribunale di Rimini, 12 dicembre 2023 in https://www.unijuris.it/node/7528]