Corte di Cassazione (21249/2021) – Reclamo avverso la sentenza dichiarativa di fallimento: presupposto perché il deposito telematico del ricorso risulti tempestivo anche se l'atto sia stato successivamente rifiutato dalla cancelleria cui era stato indi
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. VI civ., 23 luglio 2021, n. 21249 (data della pronuncia) – Pres. Massimo Ferro, Rel. Guido Mercolino.
Dichiarazione di fallimento – Reclamo ex art. 18 L.F. - Deposito in via telematica – Necessità che sia effettuato entro trenta giorni – Generazione della ricevuta di avvenuta consegna – Attestazione di tempestività – Attestazione di tempestività – Successivo rifiuto da parte del destinatario – Avvenuto invio ad un ufficio di cancelleria diverso da quello competente – Irrilevanza – Inidoneità a determinare decadenza.
Il deposito telematico del reclamo avverso la sentenza dichiarativa di fallimento deve considerarsi idoneo ad impedire la decadenza dall'impugnazione, se proposto dalla ricorrente in epoca anteriore alla scadenza del termine di trenta giorni previsto dal R.D. n. 267 del 1942, art. 18, anche se nel corso dell'ultimo giorno utile, in quanto ai fini della verifica della tempestività, il ricorso deve intendersi proposto nel momento in cui viene generata la ricevuta di consegna da parte del gestore di posta elettronica certificata del Ministero della Giustizia, non assumendo alcun rilievo la circostanza che, all'esito dei controlli manuali di accettazione della busta telematica, l'atto sia stato, anche una volta scaduto quello stesso termine, rifiutato, in quanto inviato all'indirizzo del contenzioso civile, anziché a quello della volontaria giurisdizione, quindi ad un ufficio di cancelleria diverso da quello competente per l'iscrizione a ruolo, a condizione però che la procedura sia stata ripresa e condotta a buon fine mediante l'invio della busta all'ufficio competente, che l'abbia accettato, con la conseguente sanatoria dell'irregolarità in cui la reclamante era precedentemente incorsa . (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)