Tribunale di Pisa – Omologazione di un concordato preventivo alla luce della novella legislativa dell'art. 180, quarto comma, L.F. in caso di mancata espressione del voto da parte dell’amministrazione finanziaria.
Versione stampabileTribunale di Pisa, Ufficio Fallimentare, 19 febbraio 2021 – Pres. Rel. Giovanni Zucconi, Giudici Stefano Palmaccio e Rossana Ciccone.
Concordato preventivo – Previsione del ricorso al concordato fiscale ex art. 182 ter L.F. - Maggioranze richieste per l'approvazione – Omessa espressione del voto da parte dell'Agenzia delle Entrate – Mancato raggiungimento per tale motivo – Convenienza della soluzione concordataria rispetto all'alternativa liquidatoria – Omologazione possibile.
Ai sensi della novella legislativa dell’art. 180 4° comma L.F. di cui alla Legge 27 novembre 2020 n. 159, di conversione del D.L. 125/2020, pubblicata in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 300 del 03.12.2020, entrata in vigore dal giorno 04.12.2020, è possibile procedere all’omologa del concordato preventivo laddove il mancato raggiungimento delle maggioranze di cui all'art. 177 L.F. sia dipeso dalla mancata espressione del voto da parte dell’amministrazione finanziaria e risulti da apposita attestazione ex art. 161 terzo comma L.F. la convenienza della soluzione concordataria rispetto all’alternativa liquidatoria [nello specifico la maggioranza richiesta per l'approvazione della proposta concordataria non era appunto stata raggiunta solo per il decisivo mancato voto dell'Agenzia delle Entrate, onde, nella sussistenza di tutti gli altri presupposti necessari, il Tribunale ha disposto l'omologa del concordato proposto dalla società istante in data 18.2.2020 e aperto con decreto dello stesso Tribunale in data 24.2.2020]. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)