Corte di Cassazione (17835/2019) – Provvedimento del giudice delegato che ha autorizzato il curatore alla derilizione di beni: inammissibilità del ricorso in Cassazione ex art. 111 Cost. per mancanza dei requisiti della decisorietà e definitività.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 03 luglio 2019, n. 17835 - Pres. Francesco Antonio Salvatore   Genovese, Est. Francesco Terrusi.

Fallimento -  Derilizione di beni da parte del curatore - Non convenienza dell'attività liquidatoria -  G. D. - Autorizzazione in luogo del comitato dei creditori non costituito ai sensi dell'art. 104 ter, ottavo comma L.F. - Reclamo ex art. 26 L.F. -  Rigetto - Provvedimento non decisorio e non definitivo - Ricorso in Cassazione ex art. 111 Cost.- Inammissibilità.

Si deve ritenere inammissibile il ricorso in Cassazione intentato dal fallito [nella specie, un consorzio] ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso la decisione del tribunale che, confermando la ricorrenza dei presupposti della manifesta non convenienza dell'attività liquidatoria,  abbia respinto il reclamo  proposto ex art. 26 L.F. dallo stesso fallito avverso il decreto del giudice delegato che, in sostituzione del comitato dei creditori, non costituito per mancanza di creditori disponibili, abbia autorizzato il curatore, ai sensi dell'art. 104 ter, ottavo comma L.F., alla derilizione di beni [nello specifico di un complesso aziendale] acquisiti alla procedura fallimentare ma non ancora liquidati, trattandosi di provvedimento privo del carattere della decisorietà, in quanto quel provvedimento  assume una funzione integrativa (ordinatoria) di tipo gestorio, consentendo al curatore di non procedere alla liquidazione di determinati beni a fronte delle prescelte modalità della liquidazione indicate nel programma,  e non quella di risolvere controversie su diritti, e altresì privo del carattere della definitività, in quanto la corrispondente scelta gestoria è sempre suscettibile di modificazione, salva l'eventuale maturazione medio termine di incompatibili diritti di terzi. (Pierluigi Ferrini - Riproduzione riservata)

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[cfr, in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. Un., 27 dicembre 2016, n. 26989 https://www.unijuris.it/node/3133]