Corte di Cassazione (1158/2017) - Istanza di fallimento basata su fideiussione sottoscritta dal 'falsus procurator' e mancata contestazione della circostanza da parte del fallendo.

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Data di riferimento: 
18/01/2017

Cassazione civile, sez. I, 18 Gennaio 2017, n. 1158. Pres. Renato Bernabai – rel. Magda Cristiano.

Istanza di fallimento fondata su fideiussione sottoscritta dal “falsus procurator” - Ratifica implicita in assenza di specifiche contestazioni - Esclusione

Le difese svolte, in sede di procedimento per la dichiarazione di fallimento, dal convenuto che, senza contestare specificamente la legittimazione attiva del ricorrente, si limiti a contrastare nel merito la pretesa del creditore fondata su di un negozio fideiussorio sottoscritto in nome e per conto del debitore, ma da soggetto privo di poteri rappresentativi, non sono idonee a ratificare l’attività del “falsus procurator”, in assenza di una chiara ed univoca volontà del debitore di far proprio tale contratto, incompatibile con la volontà di farne valere l’inefficacia. (massima ufficiale)

[Nel caso specifico la Corte di Cassazione ha osservato che “la Corte territoriale aveva erroneamente desunto la volontà della società resistente, poi fallita, di ratificare una fidejussione, pacificamente sottoscritta da soggetto privo del potere di rappresentare la società, in forza della quale era stata avanzata istanza di fallimento, dalla mera assenza di una specifica contestazione svolta sul punto dalla fallenda nel corso del processo di primo grado].

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/17578.pdf

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Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: