Tribunale di Treviso – Necessità di considerare, ai fini dell’assoggettabilità a fallimento dell’imprenditore individuale, sia i suoi debiti aziendali che quelli suoi personali.
Tribunale di Treviso, Sez. II civ., 01 giugno 2016 - Pres. Rel. Fabbro.
Fallimento – Imprenditore individuale – Eccezione di non assoggettabilità – Onere di fornire la prova dell’ammontare dei debiti – Necessità di considerare anche i debiti extra aziendali.
Non può essere ritenuta fondata l'eccezione, sollevata nel corso dell’udienza ex art. 15 L.F., di non fallibilità dell’ imprenditore individuale per mancato superamento dei limiti dimensionali ex art. 1 L.F., nell'ipotesi in cui il debitore, , non abbia depositato una situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata e non abbia, comunque, neppure provato in altro modo a quanto ammontassero complessivamente, alla data di presentazione dell'istanza di fallimento, i suoi debiti aziendali e personali, stante che nel calcolo del suo indebitamento totale di cui all’art. 1, lettera c) L.F. avrebbe dovuto ricomprendere, ai sensi del tenore letterale di detto articolo (che fa riferimento alla persona e non all’impresa) e del disposto dell’art. 2740 c.c (che non opera alcuna distinzione a seconda dell’origine dei crediti o della categoria dei creditori), anche i suoi debiti extra aziendali. (Pierluigi Ferrini - Riproduzione riservata).
http://www.fallimentiesocieta.it/sites/default/files/160920093903.PDF
(vedasi in questa rivista Sentenza di conferma della Corte d’Appello di Venezia del 06 settembre 2016)