Corte di Cassazione - Domanda di insinuazione tardiva e scusabilità del ritardo.
Cassazione civile, sez. IV, lavoro , 13 ottobre 2011, n. 21189 - Pres. Plenteda - Est. Ragonesi.
Fallimento - Accertamento del passivo - Termine per la presentazione della domanda di insinuazione al passivo - Amministrazione finanziaria - Scusabilità del ritardo - Rispetto dei termini stabiliti dalla legge per le procedure di accertamento e di emissione dei ruoli delle cartelle - Irrilevanza - Onere della prova della scusabilità del ritardo a carico del creditore.
Nel caso dei crediti tributari che vengono insinuati tardivamente al passivo non può condividersi l'assunto secondo cui non può ritenersi colpevole il comportamento dell'amministrazione finanziaria e del concessionario che si attengano ai termini stabiliti dalla legge per le procedure di accertamento e di emissione dei ruoli e delle cartelle. Deve infatti ritenersi che l'Amministrazione finanziaria, come tutti gli altri creditori, debba rispettare il termine annuale di cui all'art. 101, legge fall. per la presentazione delle istanze tardive di insinuazione, senza che i diversi e più lunghi termini previsti per la formazione dei ruoli e la emissione delle cartelle possano costituire una esimente di carattere generale dal rispetto del termine in esame. Va poi precisato che ai fini della presentazione della istanza di insinuazione al passivo è sufficiente l'esistenza del ruolo, che costituisce titolo valido attestante il credito, senza dovere attendere la formazione e la notifica della cartella esattoriale; l'Ufficio finanziario può, pertanto, presentare istanza di ammissione al passivo - sia pure con documentazione incompleta con riserva di produzione dei documenti. E', quindi, in relazione ai tempi strettamente necessari per lo svolgimento della predetta attività che deve valutarsi la scusabilità del ritardo -il cui onere probatorio grava sull'Amministrazione - in caso presentazione ultra annuale dell'istanza rispetto alla data di esecutività dello stato passivo. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)
Segnalazione dell'Avv. Carlo Paone
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Corte di Cassazione n. 21189 del 13 ottobre 2011.doc | 32.5 KB |