Tribunale di Brescia – Presupposto di ammissibilità di una domanda di revocazione, proposta con citazione ai sensi dell'art.395 c.p.c., di una dichiarazione di fallimento, anziché con ricorso ex art. 18 L.F.
Versione stampabileTribunale Ordinario di Brescia, Sez. IV civ., 02 marzo 2023 (data della pronuncia) – Pres. Simonetta Bruno, Rel. Andrea Giovanni Melani, Giud. Gianluigi Canali.
Sentenza di fallimento – Domanda di revocazione proposta con citazione ex art. 395 c.p.c. – Errata valutazione dello stato di insolvenza – Motivo da considerarsi invalido – Inammissibilità dell'impugnazione – Fondamento.
Nonostante lo strumento processuale specificatamente previsto al fine di addivenire alla revoca di una sentenza dichiarativa di fallimento sia quello del ricorso ex art. 18 L.F, il Tribunale che risulti investito allo stesso fine da una domanda di revocazione proposta con citazione ai sensi dell'art. 399 c.p.c. può ugualmente, per imperative ragioni di economia processuale, procedere al suo esame. In tal caso, la domanda, laddove volta, come nello specifico, a contestare l'erronea valutazione da parte del tribunale della sussistenza dell’elemento oggettivo costituito dallo stato di insolvenza, deve farsi rientrare tra quelle previste dal punto 4) dell'art. 395 c.p.c., ed in quanto tale, per essere considerata ammissibile, deve risultare fondata su un errore che consista o nella supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa, oppure in quella dell’inesistenza di un fatto la cui verità risulti positivamente stabilita, e tanto nell’uno quanto nell’altro caso purché il fatto non costituisca “un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare», ragion per cui la domanda come proposta non può trovare accoglimento se la ragione della richiesta sia rubricata dall'attore come “erronea valutazione dello stato di insolvenza”, trattandosi di espressione che evoca con evidenza l’estraneità della deduzione al motivo citato, che non può costituire errore interpretativo, ma postula invece un erroneo accertamento. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
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