Corte di Cassazione (17731/2022) – Stato passivo: considerazioni in tema di partecipazione del giudice delegato al giudizio di opposizione, di prova dell'esistenza di una società di fatto e di applicabilità del principio di non contestazione.

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Data di riferimento: 
31/05/2022

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 31 maggio 2022, n. 17731 – Pres. Andrea Scaldaferri, Rel. Francesco Terrusi.

Opposizione allo stato passivo – Collegio chiamato a decidere – Partecipazione da parte del giudice delegato – Inammissibilità - Nullità deducibile – Esclusione – Esercizio del potere di ricusazione – Onere dell'interessato di avvalersene.

Fallimento in estensione – Esistenza di un società di fatto – Valutazione rimessa al giudice del merito – Ammissibilità del ricorso alla prova per presunzioni semplici – Ricorribilità per cassazione – Esclusione.

Fallimento – Opposizione allo stato passivo – Principio di non contestazione – Curatore fallimentare –- Possibilità di avvalersene quale prova– Posizione di terzietà – Irrilevanza - Potere del giudice delegato di sollevare eccezioni d'ufficio – Necessario coordinamento.

L'incompatibilità del giudice delegato, che ha pronunciato il decreto di esecutività dello stato passivo, a far parte del collegio chiamato a decidere sulla conseguente opposizione, non determina una nullità deducibile in sede di impugnazione, in quanto tale incompatibilità, salvi i casi di interesse proprio e diretto nella causa, può dar luogo soltanto all'esercizio del potere di ricusazione, che la parte interessata ha l'onere di far valere, in caso di mancata astensione, nelle forme e nei termini di cui all'art. 52 c.p.c. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

L’esistenza di una società di fatto suppone che se ne possa apprezzare la struttura sottostante con ogni mezzo di prova previsto dall'ordinamento, ivi comprese le presunzioni semplici (in particolare, in virtù del principio di non contestazione) e dunque che risulti accertato, con valutazione rimessa al giudice del merito incensurabile in sede di legittimità, quanto necessario a rivelare l'esercizio in comune di una attività imprenditoriale, con fondi costituiti dai conferimenti finalizzati all'esercizio congiunto di un'attività economica, con alea comune dei guadagni e delle perdite e con affectio societatis. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

In tema di opposizione allo stato passivo, il principio di non contestazione si applica anche al curatore fallimentare, quale tecnica di semplificazione della prova dei fatti dedotti, risultando perciò irrilevante la sua posizione di terzietà; tuttavia, tale principio deve necessariamente coordinarsi con i poteri del Giudice delegato quanto al regime delle eccezioni rilevabili d’ufficio, sì che la non contestazione del curatore può non comportare l’automatica ammissione del credito allo stato passivo, attesa la competenza del Giudice delegato a sollevare a sua volta, in via ufficiosa, eccezioni circa l’ammissibilità del credito. (Nella specie, la S.C. ha confermato la decisione di merito che aveva ritenuto dimostrata la responsabilità extracontrattuale della società di fatto e dei suoi soci, a fronte della mancata contestazione di operazioni di investimento effettuate dal creditore e dei successivi comportamenti di mala gestio posti in essere dai falliti). (Massima Ufficiale)

https://dirittodellacrisi.it/articolo/cass-sez-1-31-maggio-2022-pres-scaldaferri-est-terrusi

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/27710.pdf

[con riferimento alla prima massima, cfr. in questa rivista: Cassazione civile, sez. I, 09 Novembre 2016, n. 22835 https://www.unijuris.it/node/3921; con riferimento alla terza massima: Cassazione civile, sez. I, 28 Febbraio 2017, n. 5067 https://www.unijuris.it/node/3264, ed in particolare per qunto concerne il profilo della necessaria coordinazione della posizione assunta dal curatore coi poteri del giudice delegato quanto al regime delle eccezioni rilevabili d’ufficio: Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 08 agosto 2017 n. 19734 https://www.unijuris.it/node/3608; Corte di Cassazione, Sez. I civ., 24 maggio 2018, n. 12973 https://www.unijuris.it/node/4753 e Cassazione civile, sez. VI, 14 Gennaio 2016, n. 535 https://www.unijuris.it/node/3779].

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[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]
Articoli di riferimento nella legge fallimentare
Vedi anche nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza: