Corte di Cassazione (864/2022) – Fallimento di soggetto imputato della commissione di un reato tributario e ammissibilità della confisca diretta e/o per equivalente ex art. 12 bis D.Lgs. 74/2000 dei suoi beni ancorché attratti alla massa fallimentare.
Corte di Cassazione, Sez. IV pen., 13 gennaio 2022, n. 864 – Pres. Francesco Maria Ciampi, Rel. Francesca Costantini.
Reati in materia di imposte sui redditi e di IVA - Fallimento di soggetto imputato – Beni attratti alla massa fallimentare – Confisca diretta o per equivalente degli stessi – Ammissibilità – Fondamento.
In tema di confisca, la dichiarazione di fallimento dell'imputato non osta al provvedimento di confisca diretta o per equivalente, ai sensi dell'art. 12 bis D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, dei beni attratti alla massa fallimentare, non trattandosi di beni "appartenenti a persona estranea al reato". (Massima Ufficiale)
https://www.dirittodellacrisi.it/file/QhuKfCUneFlytRRQmqXSXGvOFg0m86ebtsZzYbFc.pdf
http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/27379.pdf
[nel senso che le finalità dei due vincoli, quello imposto dall'apertura della procedura concorsuale e quello derivante dal sequestro e/o dalla confisca ex art. 19 D. Lgs. 231/2001, qualificata come obbligatoria, sono del tutto differenti e tra loro non confliggenti, onde lo Stato non può rinunciare all'apposizione del vincolo, neppure in caso di apertura di una procedura concorsuale e che, ciononostante, il curatore è comunque legittimato ad impugnare il provvedimento ablatorio per verificare che da parte del giudice penale sia siano operati tutti i necessari accertamenti circa l'esistenza della somma oggetto della cautela reale e l'eventuale coesistenza di diritti di proprietà di terzi concernenti gli stessi beni sottoposti a sequestro, nonché circa l'eventuale già avvenuto recupero da parte dell'Erario delle somme non versate dal contribuente, cfr. in questa rivista: Corte di Cassazione, Sez. Unite Penali, 13 novembre 2019, n. 45936 https://www.unijuris.it/node/4937].