Tribunale di Salerno – Sovraindebitamento: possibilità che il tribunale, in sede di reclamo avverso il rigetto da parte del giudice di una proposta di accordo di composizione della crisi, la ritenga, laddove emendata, ammissibile.
Tribunale di Salerno, 20 novembre 2021 (data della pronuncia) – Pres. Est. Giorgio Iachia, Giud. Marina Mainenti e Rosaria Morrone.
Sovraindebitamento – Proposta di accordo di composizione della crisi - Rigetto da parte del giudice – Debitore – Reclamo – Integrazione della documentazione patrimoniale – Riferimento ad un contratto d'affitto d'azienda in precedenza sottaciuto – Eliminazione di una clausola di prelazione costituente atto in frode – Tribunale – Possibile ammissione del proponente alla procedura.
Laddove il soggetto sovraindebitato, in sede di reclamo avverso il decreto del giudice che ha rigettato la sua proposta di accordo di composizione della crisi, ottemperi in limine litis all'obbligo su di lui gravante del deposito della documentazione completa inerente il proprio patrimonio, con riferimento in particolare ad un contratto d'affitto d'azienda con prelazione, stipulato con una società a responsabilità limitata amministrata da un proprio figlio, fino a quel momento sottaciuto ed occultato, e provveda, altresì ad elidere gli effetti fraudolenti di tale contratto eliminando la clausola di prelazione in esso prevista, il tribunale può ritenere che siano venute meno le ragioni ostative come dal giudice rilevate e, auspicando che faccia seguito un approfondimento da parte del debitore di tutti i punti necessari alle valutazioni dei creditori, soprattutto in ordine alla congruità del canone dell’affitto di azienda, al valore dell’azienda ed all’inesistenza di lesioni nella proposta dell’ordine dei privilegi, può procedere ad ammettere il proponente alla procedura e, pertanto, alla fissazione ex art. 10, primo comma, della L.3/2012 dell'udienza per l'eventuale omologazione dell'accordo. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
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