Tribunale di Venezia – Concordato preventivo e accordi di ristrutturazione dei debiti: estensione e presupposti dell'omologazione forzata (Cram down).
Tribunale Ordinario di Venezia, Sez. Fallimentare, 22 settembre 2021 - Pres. Daniela Bruni, Rel. Martina Gasparini, Giud. Silvia Bianchi.
Concordato preventivo e/o accordo di ristrutturazione dei debiti – Non raggiungimento delle maggioranze necessarie – Mancata adesione da parte dell’Agenzia delle Entrate e/o degli Enti previdenziali – Inerzia nell'espressione del voto o voto contrario – Tribunale - Cram down – Omologabilità forzata – Adesione determinante – Convenienza rispetto all'alternativa liquidatoria - Presupposti necessari – Accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento – Normativa analoga – Voto negativo del creditore pubblico – Possibile conversione.
Ai sensi dei novellati artt. 180, quarto comma, e 182 bis, quinto comma, L.F., come modificati dal D.L. 118/2021, convertito con L. 147/2021, estensivamente interpretati, e alla luce di quella che si deve considerare la volontà del legislatore di favorire l'omologazione sia dei concordati preventivi che degli accordi di ristrutturazione dei debiti e di superare le ingiustificate resistenze alle soluzioni concordate che si sono spesso registrate nella prassi, si deve ritenere che il tribunale possa procederne forzatamente all'omologazione (c.d. cram down) sia nel caso di inerzia da parte dell'Agenzia delle Entrate e/o gli Enti previdenziali nell'espressione del voto, sia nel caso di manifestazione di un voto contrario da parte degli stessi; ciò laddove ricorrano però due presupposti, vale a dire che l'adesione da parte degli enti pubblici risulti determinante ai fini del raggiungimento delle maggioranze richieste per l'approvazione delle proposte e che queste risultino più favorevoli rispetto allo scenario liquidatorio. Va osservato come anche nell'accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento, in presenza degli stessi presupposti, risulta prevista la possibile conversione in positivo del voto negativo del creditore pubblico (art. 12, comma 3 quater, L. 3/2012, come novellato dall'art. 3 ter, primo comma, lettera f), del D.L. 137/2020, convertito in L. 176/2020). (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)
https://www.dirittodellacrisi.it/articolo/trib-venezia-22-settembre-2021-pres-bruni-est-gasparini
http://mobile.ilcaso.it/sentenze/ultime/26250/CrisiImpresa?Ancora-sul-cr...
[in tema di possibile omologazione forzata di un concordato preventivo anche in caso di voto contrario da parte dell'Erario, cfr. in questa rivista: Tribunale di Genova, Sez. VII civ. - Ufficio Fallimentare, 13 maggio 2021 https://www.unijuris.it/node/5908; in tema di competenza del tribunale fallimentare e non di quello tributario: Corte di Cassazione, Sez. Unite Civ., 25 marzo 2021, n. 8504 https://www.uniju+ris.it/node/5574].