Tribunale di Reggio Calabria –Sovraindebitamento: omologabilità di un accordo di composizione della crisi pur in presenza di una contestazione, laddove l'O.C.C. attesti la convenienza della proposta anche per chi ha sollevato la contestazione.
Versione stampabileTribunale di Reggio Calabria, Sez, I civ. e fallim., 19 marzo 2021 - Giud. Ambra Alvano.
Sovraindebitamento – Accordo di composizione della crisi – Approvazione – Presenza di una contestazione – Esame della convenienza rispetto all'alternativa liquidatoria - Valutazione in senso positivo dell'O.C.C. - Fondamento – Omologazione – Cram down.
Pur in presenza della contestazione da parte di uno dei creditori, risulta omologabile la proposta di accordo di ristrutturazione dei debiti di un soggetto sovraindebitato che risulti approvata dagli altri creditori che rappresentino oltre il sessanta percentuale dei crediti ammessi, laddove, nella relazione depositata ai sensi dell'art. 12, comma 1, secondo periodo, L. 3/2012, l'O.C.C., nel prendere atto di quella sola contestazione, valuti la convenienza della proposta per il soggetto che l'ha mossa rispetto all'alternativa liquidatoria in ragione della circostanza che il proponente risulta titolare solamente di una quota del 50 % su di un unico cespite su cui è stato trascritto provvedimento presidenziale, pronunciato in sede di separazione dei coniugi, di assegnazione della casa familiare, regolarmente opponibile al futuro aggiudicatario, il che rende palese la difficoltà di una collocazione del bene sul mercato ed in ragione del fatto che prevedendo la proposta il pagamento dei creditori nella percentuale del 20,96% entro soli 15 giorni dall'omologa, conseguentemente, anche sotto il profilo temporale la stessa appare sicuramente vantaggiosa. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)