Corte di Cassazione (24690/2017) - Valenza della quietanza contenuta in un atto di mutuo con riferimento al dettato dell’art. 2735 c.c.
Cassazione civile, sez. I, 19 Ottobre 2017, n. 24690. Est. Di Marzio.
Giudizio promosso dal curatore del fallimento per il pagamento di un credito del fallito - Quietanza rilasciata da quest'ultimo - Valore confessorio ai sensi dell’art. 2735 c.c. nei confronti del fallimento – Esclusione.
In tema di fallimento, nel giudizio promosso dal curatore del fallimento del creditore per ottenere l'adempimento dell'obbligazione, la quietanza rilasciata dal creditore al debitore all'atto del pagamento non ha l'efficacia vincolante della confessione stragiudiziale ex art. 2735 c.c., ma unicamente il valore di documento probatorio dell'avvenuto pagamento, apprezzabile dal giudice al pari di qualsiasi altra prova desumibile dal processo, atteso che il curatore, pur ponendosi, nell'esercizio del diritto del fallito, nella stessa posizione di quest'ultimo, è una parte processuale diversa dal fallito medesimo. [Nella specie la S.C. ha negato l’efficacia di confessione stragiudiziale in relazione ad una quietanza contenuta nell’atto di mutuo nella quale si dava atto dell’effettiva erogazione dell’importo mutuato]. (massima ufficiale)