Tribunale di Pordenone – Dichiarazione di fallimento in costanza di concordato preventivo omologato: necessità della previa risoluzione ex art. 186 L.F.

Tribunale di Pordenone 26 aprile 2016 - Pres. Pedoja, Rel. Petrucco Toffolo.

Concordato preventivo omologato – Obblighi assunti - Inadempimento del debitore – Creditore  - Presenza di precisi presupposti - Richiesta di risoluzione e annullamento del concordato – Proponibilità – Carenza dei presupposti - Istanza di fallimento – Inammissibilità.

Stante che la disciplina introdotta dal D. Lgs. 169/2007 consente ora al creditore concorsuale di reagire al preteso inadempimento da parte del debitore agli obblighi da questo assunti a seguito dell’omologazione del concordato preventivo da esso proposto, richiedendone, in presenza di precisi presupposti, la risoluzione ai sensi dell’art. 186 L.F., appare in contrasto con il sistema l’ipotesi di riconoscere che un creditore possa ottenere la dichiarazione di fallimento sulla base dei semplici diversi presupposti di cui agli artt. 5 e 6 L.F., anche laddove l’unica via espressamente prevista, quella appunto della previa risoluzione del concordato, non sia ancora o non sia più percorribile; ciò in quanto ammettere una tale possibilità comporterebbe una sostanziale elusione delle regole che il legislatore ha posto per il mantenimento in essere del piano concordatario proprio in considerazione degli effetti che l’iniziativa del singolo può produrre sulle posizioni giuridiche dell’intero ceto creditorio ed in relazione agli effetti negoziali verificatisi a seguito della decisione assunta dai creditori secondo il principio maggioritario (nello specifico, il Tribunale ha pertanto respinto il ricorso proposto per la dichiarazione di fallimento da una banca creditrice in assenza della declaratoria di risoluzione del concordato preventivo omologato) (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

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