Tribunale di Vicenza – Ipotesi che non giustificano, in presenza di determinate circostanze, la revoca dell’ammissione a concordato preventivo ex art. 173 L.F.

Tribunale di Vicenza 05 febbraio 2016 – Pres. Limitone, Rel. Pitinari.

Concordato preventivo – Relazione del C.G. - Comportamenti asseritamente giustificativi della revoca – Chiarimenti della società debitrice – Decreto del Tribunale di non luogo a provvedere.

Non  giustificano la revoca dell’ammissione al concordato preventivo ex art. 173 , primo comma, L.F. i sottostanti comportamenti della società debitrice, come evidenziati nella relazione del Commissario Giudiziale ex art. 172 L.F., asseritamente consistenti:

a) nell’avere la debitrice occultato e svalutato l’attivo societario e ciò laddove la stessa chiarisca  che tale fatto non è stato determinato da suo dolo, ma solo dalla necessità di valutare il credito nei confronti di una società terza in modo più contenuto per motivi di prudenza, stante che l’immobile della sua debitrice risultava al momento ipotecato e che, solo nell’ipotesi di liberazione dalla garanzia, avrebbe potuto essere aggredito per un maggior valore;

b) nella dubbia consistenza della finanza esterna, dovuta non ad una criticità della valutazione, ma al carattere subordinato di tale apporto; circostanza superata per effetto dell’avere il disponente comunque assunto, previa sottoscrizione del ricorso della debitrice, l’obbligazione nei confronti della procedura concordataria di mantenere il suo impegno;

c) nell’avere formato una classe composta dal debito per IVA  e ritenute operate e non versate, già in precedenza non considerata tale dal Tribunale, senza che però ciò comporti un pregiudizio per l’Agenzia delle Entrate, in quanto comunque soddisfatta immediatamente al 100%, senza che sia alterato l’ordine delle cause legittime di prelazione. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

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