Corte d'Appello di Venezia - Revocabilità del fallimento in caso di accertata non operatività della fallita, già sottosoglia nel periodo coperto dai bilanci depositati. Infondatezza della questione di costituzionalità dell'art. 15, terzo comma, L.F.

Reclamo ex art. 18 L.F.

Corte d'Appello di Venezia 09 aprile 2015 – Pres. Rossi – Est. Bruni.

Fallimento – Carenza documentale – Reclamo – Triennio rilevante ai fini della pronuncia – Prova della non operatività – Accoglimento.

Fallimento -Notifica del ricorso e del decreto di convocazione tramite PEC - Art 15, terzo comma, L.F. - Costituzionalità della norma – Scopo – Velocizzazione delle notifiche.

A seguito della proposizione del reclamo ex art. 18 L.F., va revocato il fallimento qualora, malgrado la carenza documentale, la quale ne ha ben giustificato la declaratoria, si possa ritenere raggiunta la ragionevole certezza che, nel triennio rilevante ai fini della pronuncia, la società, già sottosoglia nel periodo coperto dai bilanci depositati, abbia successivamente ridotto uleriormente il livello dei ricavi e del patrimonio netto per effetto della cessazione della sua operatività, comprovata, tra l'altro, dall'essere stata sfrattata dalla sua sede. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Risulta manifestatamente infondata la questione di costituzionalità, per non conformità agli artt. 3, 24 e 111 Cost., del nuovo procedimento di notifica a mezzo posta elettronica certificata ex art. 15, terzo comma, L.F. sotto il profilo della mancata tutela dell'effettivo contradditorio, in quanto tale normativa è stata introdotta al fine di velocizzare le notifiche in ambito prefallimentare, svincolandole il più possibile dal mezzo cartaceo e dalle sue lungaggini ancorchè normalmente previste dal codice di rito. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)