Art. 54 - Misure cautelari e protettive., Art. 18. - Reclamo.

Corte di Cassazione – Validità della notifica ex art. 15 L.F. effettuata all’indirizzo PEC erroneamente comunicato dall’imprenditore.

Corte di Cassazione, Sez. I Civ., 03 gennaio 2017, n. 31 – Pres. Bernabai, Rel. Di Virgilio.

Fallimento - Notifica dell’istanza di fallimento e del decreto di comparizione ex art. 15, 3° comma, L.F. – Indirizzo PEC comunicato dall’imprenditore al registro delle imprese – Prova dell’erroneità dell’indirizzo per fatto non imputabile all’imprenditore.

Data di riferimento: 
03/01/2017
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (27054/2016) – Formalità per la notifica telematica dell’istanza di fallimento nel caso in cui l’amministratore unico della società resistente si trovi in stato di detenzione cautelare.

Cassazione civile, sez. VI, 27 Dicembre 2016, n. 27054. Pres. Dott. Vittorio Ragonesi, Rel. Antonio Genovese.

Notifica telematica dell’istanza di fallimento all’imprenditore ex art. 15, comma 3 l.fall. - Perfezionamento - Rispetto della sequenza procedimentale prevista dalla legge n. 221 del 2012 - Necessità - Amministratore unico della società resistente in stato di detenzione cautelare – Adempimento di ulteriori formalità da parte del Tribunale – Non necessità.

Data di riferimento: 
27/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Non sussiste irragionevole disparità fra il procedimento ex art. 15 l.f. di notifica al debitore del decreto di convocazione e quello previsto dall’art. 145 c.p.c. per la notifica ordinaria a persona giuridica.

Cassazione civile, sez. I, 20 Dicembre 2016, n. 26333. Aniello Nappi, pres. – Francesco Terrusi, rel.

Istruttoria prefallimentare – Termine a comparire ex art. 15 l.f. - Notifica al debitore del decreto di convocazione - Disparità del procedimento di notifica rispetto a quello ordinario - Insussistenza

Data di riferimento: 
20/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (25730/2016) – Ai fini della fallibilità le società, a differenza delle imprese individuali, acquistano la qualità di imprenditore commerciale dalla loro costituzione, non dal concreto esercizio dell'attività.

Cassazione civile, sez. I, 14 Dicembre 2016, n. 25730. Pres. Aniello Nappi, rel. Loredana Nazzicone.

Fallimento Società commerciali - Assoggettabilità - Attività commerciale - Effettivo esercizio - Necessità - Esclusione - Differenza dall'imprenditore commerciale individuale.

Data di riferimento: 
14/12/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte d’Appello di Firenze – Inammissibilità della domanda di concordato preventivo presentata dopo la riserva al collegio per la decisione sul fallimento ed abuso di diritto.

Corte d’Appello di Firenze, Sezione I civile, 30 novembre 2016 - Pres./ Rel. Riccucci.

Concordato preventivo – Inammissibilità – Domanda – Deposito successivo riserva collegio – Istruttoria prefallimentare – Mancata audizione debitore.

Concordato preventivo in bianco – Deposito successivo ad udienza prefallimentare – Abuso di diritto – Finalità meramente dilatoria.

Data di riferimento: 
30/11/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte d'Appello di Milano – Nullità di una sentenza dichiarativa di fallimento per difetto di notifica di istanza e di decreto di fissazione d’udienza.

Corte d'Appello di Milano, Sez. IV civ.,  28 novembre 2016 n. 4425 - Pres. Maria Luisa Padova, Rel. Maria Rosaria Sodano.

Fallimento – Istanza e decreto di fissazione di udienza – Notifica tramite PEC non andata a buon fine – Notifica presso la sede sociale – Accesso alla medesima – Modalità obbligatoria – Deposito nella casa comunale – Possibilità solo residua.

Data di riferimento: 
28/11/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione – Decorso del termine per il reclamo contro la sentenza dichiarativa del fallimento della società di persone e del socio illimitatamente responsabile. Inammissibilità della rimessione in termini per errore del legale.

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 17 novembre 2016 n. 23430 - Pres., Est. Nappi.

Fallimento - Reclamo - Tardivo - Termine breve - Mancata notifica a tutte le parti.

Fallimento - Società di persone - Notifica - Sentenza - Legale rappresentante - Socio illimitatamente responsabile - Reclamo - Tardivo - Inammissibilità - Decorso termine breve.

Dichiarazione di fallimento - Reclamo - Tardivo - Rimessione in termini - Errore del legale - Inammissibilità.

 

Data di riferimento: 
17/11/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (21430/2016) - Richiesta fallimento in estensione ex artt. 15 e 147 l.fall. e litisconsorzio necessario con l'originario creditore ricorrente in fase di istruttoria prefallimentare ed in fase di opposizione alla sentenza di fallimento.

Cassazione civile, sez. VI, 24 Ottobre 2016, n. 21430. Pres. Vittorio Ragonesi - rel. De Chiara.

Procedimento introdotto dal curatore per l'estensione del fallimento al socio illimitatamente responsabile - Litisconsorzio necessario con l'originario creditore ricorrente - Esclusione - Sentenza di estensione del fallimento al socio illimitatamente responsabile - Reclamo - Litisconsorzio necessario con l'originario creditore ricorrente – Sussistenza.

Data di riferimento: 
24/10/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte d'Appello di Brescia – Fallimento: irrilevanza di alcune ragioni poste a fondamento del reclamo proposto ex art. 18 L.F. e condanna alle spese, in caso di rigetto, del legale rappresentante della società opponente.

Corte d'Appello di Brescia 05 ottobre 2016 – Pres. Rel. Antonietta Miglio.

Istanza di fallimento – Deposito – Termine di fissazione dell’udienza – Mancato rispetto – Termine meramente ordinatorio – Eccezione del debitore – Irrilevanza.

Requisito di fallibilità – Ammontare del debito superiore ad euro cinquecentomila -  Riscontro – Pendenza di procedure esecutive – Importo superiore – Rilevanza.

Data di riferimento: 
05/10/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

Corte di Cassazione (19343/2016) Ammissibilità del regolamento di competenza d’ufficio solo qualora il fallimento sia stato dichiarato da due tribunali diversi o quando pendano più istanze dinanzi a tribunali diversi.

Cassazione civile, sez. VI, 29 Settembre 2016, n. 19343. Pres. Vittorio Ragonesi, rel. Guido Mercolino.

Dichiarazione di fallimento - Regolamento di competenza ex art. 45 c.p.c. - Esperibilità nelle sole ipotesi in cui il fallimento sia stato dichiarato da due tribunali diversi o quando pendano più istanze dinanzi a tribunali diversi.

Data di riferimento: 
29/09/2016
[Questo provvedimento si riferisce alla Legge Fallimentare]

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