Tribunale di Parma – Composizione negoziata: le misure protettive possono essere confermate anche se l'esperto suggerisca che si proceda ad una modifica delle strategie prospettate per il superamento della crisi.
Versione stampabileTribunale Ordinario di Parma, Sez. fallimentare, 17 marzo 2024 (data della pronuncia) - Giud. Enrico Vernizzi.
Composizione negoziata della crisi d'impresa – Misure protettive prodottesi ex art. 18 C.C.I. – Istanza di conferma - Parere dell’esperto – Impossibilità di formulare una prognosi favorevole sulle strategie prospettate dall’imprenditore –Risanamento comunque realizzabile attraverso un percorso di risanamento alternativo - Accoglibilità della richiesta.
Nella fase iniziale della composizione negoziata, il positivo riscontro circa la funzionalità delle misure protettive alle trattative ed a risanamento della crisi, come posto alla base della loro conferma da parte del tribunale, sussiste anche ove l’esperto ritenga, alla luce della situazione declinata dalla ricorrente e del piano da quest’ultima proposto (nello specifico, piano di continuità diretta), di non essere in condizione di formulare una prognosi favorevole riguardo alle strategie prospettate per il superamento delle condizioni di squilibrio economico e finanziario, che reputi tuttavia non manifestamente irrealizzabile, individuando autonomamente un percorso di risanamento alternativo ( piano di continuità indiretta) rispetto a quello ipotizzato dalla ricorrente ed evidenziando l’utilità delle misure protettive rispetto all’esigenza di presidiare lo svolgimento del negoziato che potrebbe ragionevolmente condurre, in tale diversa prospettiva, ad un’intesa con il ceto creditorio. (Pierluigi Ferrini- Riproduzione riservata)
https://dirittodellacrisi.it/articolo/trib-parma-17-marzo-2024-est-vernizzi
[in tema di vaglio che il giudice è chiamato a compiere pe la conferma delle misure protettive in sede di composizione negoziata, cfr. in questa rivista: Tribunale di Prato, 22 aprile 2022 https://www.unijuris.it/node/6239].