Tribunale di Avellino – Composizione negoziata e domanda di conferma o modifica delle misure protettive: natura del riscontro da eseguirsi dal tribunale, a seconda di quanto prospettato dal ricorrente.

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Data di riferimento: 
30/10/2023

Tribunale Ordinario di Avellino, Sez. I civ. - Ufficio procedure concorsuali e crisi d'impresa, 30 ottobre 2023 (data della pronuncia) – Giudice designato Pasquale Russolillo.

Composizione negoziata della crisi – Natura cautelare del procedimento – Presupposti del fumus boni juris e del periculum in mora - Verifica necessaria della loro ricorrenza.

Composizione negoziata della crisi – Sindacato da compiersi in sia sommaria da parte del giudice – Aspetti base in cui deve consistere.

Composizione negoziata della crisi – Percorso stragiudiziale – Possibilità che il ricorrente prospetti però da subito il percorso di risanamento che intenderà svolgere – Specificazione degli strumenti di risoluzione della crisi a cui farà ricorso – Riconoscimento della tutela protettiva - Vaglio che in tal caso il giudice è chiamato a compiere.

Con riferimento alla procedura di composizione negoziata della crisi, la natura cautelare del procedimento, volto al riconoscimento di misure protettive finalizzate al possibile pacifico svolgimento di trattative con i creditori, impone la verifica del fumus boni iuris, da intendersi come  riscontro circa l’esistenza di uno stato di crisi, ovvero anche di insolvenza, sia essa prospettica o già concretizzatasi, purché sempre reversibile, tale cioè da rendere ancora perseguibile, secondo un criterio di ragionevolezza, ovvero di concreta probabilità, il risanamento (prospettiva rimessain primisalla valutazione dell'esperto e poi rimessa alla valutazione del tribunale), e del periculum in mora. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Il sindacato giudiziale, da compiersi in via sommaria tenuto conto delle caratteristiche dell’accertamento cautelare, deve dunque basarsi: a) sugli esiti del test pratico, finalizzato a valutare in via preliminare la complessità del risanamento sulla base di un indice di riferimento dato dal rapporto “fra il debito che deve essere ristrutturato e l’ammontare annuo dei flussi a servizio del debito”, nonché a stabilire, di conseguenza, la tipologia degli interventi da compiere per raggiungere nuovamente l’equilibrio finanziario, economico e patrimoniale; b) sul piano di risanamento predisposto dall’imprenditore in base alla lista di controllo messa a sua disposizione, la cui produzione in giudizio, sia pure sotto forma di mero progetto, è oggi prevista sin dall’avvio della procedura; c) sull’analisi di coerenza effettuata dall’esperto, consistente nella vaglio critico (in particolare nel caso l'impresa versi in stato d'insolvenza) delle premesse e degli obiettivi del progetto di risanamento, attraverso adeguati riscontri ed eventuali proposte di modifica, ovvero in ultima analisi in un’attestazione di veridicità dei dati contabili forniti dall’imprenditore e di fattibilità del piano. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

La composizione negoziata è un percorso stragiudiziale che ben può essere prodromico ad una ristrutturazione mediante accesso agli strumenti di regolazione dell’insolvenza, come è dato desumere dall’art. 23,  comma 2, C.C.I., sicché non è escluso che l’imprenditore possa prospettare sin da subito come possibile mezzo di risanamento il ricorso alle procedure concorsuali; in tal caso il vaglio giudiziale per il riconoscimento della tutela protettiva prescinde da ogni valutazione prognostica sull’omologabilità degli strumenti di regolazione a cui il debitore intende accedere e sul buon esito delle trattative in corso, ben potendo esse risultare in una fase del tutto embrionale al momento dell’accesso alle misure, ma non può. Cionondimeno, prescindere dal verificare, come previsto dall'art. 19 C.C.I., sulla scorta di quanto specificamente dedotto dall’imprenditore, la “funzionalità”, almeno potenziale, delle trattative al raggiungimento degli obiettivi di risanamento. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

https://www.dirittodellacrisi.it/articolo/trib-avellino-30-ottobre-2023-est-russolillo

https://www.ilcaso.it/sentenze/ultime/30597/CrisiImpresa?Composizione-negoziata-della-crisi-d%27impresa-e-misure-protettive%3A-il-sindacato-giudiziale

https://www.ilcaso.it/sentenze/ultime/30577/CrisiImpresa?Composizione-negoziata%3A-quando-l%E2%80%99imprenditore-prospetta-da-subito-come-possibile-mezzo-di-risanamento-il-ricorso-alle-procedure-concorsuali-e-il-cram-down

https://www.ilcaso.it/sentenze/ultime/30587/CrisiImpresa?Composizione-negoziata-della-crisi-d%27impresa-e-misure-protettive%3A-fumus-boni-iuris-e-compito-dell%E2%80%99esperto

[con riferimento alla prima massima, cfr. in questa rivista: Tribunale di Bologna, 08 novembre 2022 https://www.unijuris.it/node/6570; Tribunale di Mantova, 20 dicembre 2022 https://www.unijuris.it/node/6695 e Tribunale di Palermo, 02 Marzo 2023 https://www.unijuris.it/node/6827; con riferimento alla seconda massima: Tribunale di Ravenna, 17 marzo 2023 https://www.unijuris.it/node/687 e Tribunale di Savona, 27 marzo 2023 https://www.unijuris.it/node/6919; con riferimento alla terza: Tribunale di Prato, 22 aprile 2022 https://www.unijuris.it/node/6239 e Tribunale di Milano, 21 luglio 2022 https://www.unijuris.it/node/6449].

Uffici Giudiziari: 
Concetti di diritto fallimentare: 
[Questo provvedimento si riferisce al Codice della crisi]
Articoli di riferimento nel Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza