Tribunale di Bologna – Sovraindebitamento ex L. 3/2012: possibile revoca e cessazione di un piano del consumatore omologato, in presenza di operazioni, pur non costituenti atti in frode, compiute dal debitore nella fase esecutiva.
Versione stampabileTribunale di Bologna, Sez. IV civile e Procedure Concorsuali, 25 luglio 2023 (data della pronuncia) – Pres. Rel. Maurizio Atzori, Giud. Antonella Remondini e Annelisa Spagnolo.
Sovraindebitamento – Piano del consumatore – Omologazione – Fase esecutiva – Debitori - Stipulazione di nuovi finanziamenti non autorizzati – Operazioni non costituenti atti in frode – Possibile rilevanza comunque a fini di cessazione e revoca dell'omologazione – Presupposti.
L’avere i debitori sovraindebitati, marito e moglie, per addivenire all'acquisto di una nuova casa in sostituzione di quella ceduta ai creditori, contratto, a volte senza neppure avvisare il gestore, ulteriori finanziamenti in pendenza della fase esecutiva del piano del consumatore, come dagli stessi proposto e come ex art. 12 bis L. 3/2012 omologato, seppure le operazioni compiute non costituiscano atti in frode in quanto il pagamento delle rate conseguenti sono stati dagli stessi onorati utilizzando le somme loro assegnate per il sostentamento della famiglia, quelle iniziative si deve ritenere possano determinare, ciò nonostante, la revoca e la cessazione dell’omologazione, ex artt. 14 bis, lett. b), e 11, comma 5, L. 3/2012 in ragione della loro idoneità a sottrarre liquidità al piano, incidendo sul suo corretto adempimento, laddove già le circostanze sopravvenute (vendita, come previsto, dell'immobile già di proprietà dei proponenti ma per un prezzo inferiore a quanto preventivato) abbiano reso certo o altamente probabile che il piano del consumatore non possa essere attuato coerentemente con quanto disposto in sede di omologa. (Pierluigi Ferrini .Riproduzione riservata)