Tribunale di Rimini – Ammissibilità della proposta di concordato che preveda, contestualmente, sia la continuità aziendale diretta, sia quella indiretta, sia la cessione dei beni non funzionali all’esercizio dell’impresa.
Versione stampabileTribunale di Rimini, Sez. Unica Civile, Uff. Fall., 09 novembre 2017 – Pres. Rel. Rossella Talia, Giudici Susanna Zavaglia e Costanza Perri.
Società articolata in tre rami aziendali – Proposta di concordato – Previsione della continuità aziendale – Diretta, indiretta e con cessione dei beni – Contestualità ammissibile – Rispetto della normativa.
Si deve considerare ammissibile la proposta di concordato preventivo che sia depositata da una società, che risulti articolata in tre rami aziendali: commerciale, logistica e di produzione, che preveda sia la continuità diretta per quanto concerne il primo ramo (quello dove viene svolta l’attività di importazione, esportazione e commercio di prodotti ittici), che si prevede venga proseguita tramite la gestione temporanea da parte di un affittuario, finalizzata alla retrocessione al debitore dell’impresa risanata, sia la continuità indiretta, tramite la prosecuzione dell’attività del secondo ramo (quella di movimentazione e conservazione di quei prodotti in un capannone di proprietà di terzi) a cura di una società che ha effettuato una proposta irrevocabile d’acquisto, sia la liquidazione dei beni del terzo ramo (quello interessato alla trasformazione dei prodotti) che risultino non funzionali all’esercizio dell’impresa; ciò in quanto tutte le previsioni risultano conformi alla disciplina generale di cui agli art. 160 e ss. L.F. ed a quella specifica dell’art. 186 bis L.F., qualificante il concordato con continuità aziendale. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)