Tribunale di Asti – Inammissibilità della proposta di concordato avanzata dopo la chiusura dell’istruttoria prefallimentare e ipotesi di abuso del diritto.

Tribunale di  Asti 27 aprile 2017 – Pres. Paolo Rampini, Rel. Monica Mastrandrea, Giud. Teresa Maria Francioso.

Istruttoria prefallimentare – Chiusura – Domanda di concordato preventivo – Presentazione  successiva – Preclusione temporale.

Istruttoria prefallimentare in corso - Domanda di concordato con riserva – Presentazione – Scopo – Intento di ritardare la dichiarazione di fallimento – Ipotesi di abuso del diritto – Inammissibilità della richiesta.

Dopo l’udienza di chiusura  dell’istruttoria prefallimentare, cui ha fatto seguito la relativa relazione al Collegio,  deve considerarsi preclusa, pena la declaratoria di inammissibilità, la presentazione da parte dell’ impresa debitrice di una domanda di concordato preventivo o di un ricorso ai sensi dell’art. 161, sesto comma, L.F. in quanto, in analogia alla norma di cui all’art. 189 c.p.c. la chiusura dell’istruttoria prefallimentare segna il limite temporale oltre al quale le parti non possono più effettuare nuove domande e/o allegazioni. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

Deve essere dichiarata inammissibile la domanda ex art. 161, sesto comma, L.F. laddove non sia tesa a regolare la crisi dell’impresa, ma sia presentata con il chiaro intento di differire la dichiarazione di fallimento, con conseguente violazione dei canoni generali di correttezza e buona fede e dei principi di lealtà processuale e del giusto processo, costituente ipotesi di abuso del diritto. (Pierluigi Ferrini – Riproduzione riservata)

[con riferimento alla prima massima, cfr. in questa rivista  Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 17 agosto 2016 n. 17156  https://www.unijuris.it/node/3623]

http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/17774.pdf