Corte di Cassazione – Assimilabilità della funzione del professionista attestatore a quella di ausiliario del giudice e valutazione di fattibilità giuridica.
Versione stampabileCorte di Cassazione, Sez. I civ., 14 settembre 2016 n. 18091 – Pres. Nappi, Rel. Didone.
Concordato preventivo – professionista attestatore – ausiliario giudice – facoltà del giudice di discostarsi dal giudizio.
Concordato preventivo – fattibilità economica – giudizio convenienza – creditori – fattibilità giuridica– verifica – corretta informazione – dati – attestato – giudice.
L’attività svolta dal professionista attestatore, designato ai sensi dell’art. 161 L.F., avendo la funzione di fornire dati, informazioni e valutazioni sulla base di riscontri effettuati dall’interno è, in quanto tale, equiparabile a quella di un consulente tecnico nominato dal giudice. Conseguentemente va escluso che la stessa sia rivolta esclusivamente ai creditori e per converso va riconosciuta al giudice la facoltà di discostarsi dal relativo giudizio. [Tommaso Bronzin – Riproduzione riservata]
Il giudizio rimesso ai creditori riguardo alla fattibilità economica ed avente ad oggetto la valutazione della convenienza, della verosimiglianza dell’esito e di ogni rischio, presuppone una puntuale informazione su dati, verifiche interne e connesse valutazioni, la quale è soddisfatta, in sede di ammissione del concordato, dal professionista attestatore. Conseguentemente la valutazione di fattibilità giuridica riservata al giudice non si riduce ad un giudizio di secondo grado, limitato alla verifica della compatibilità con norme inderogabili e della completezza o congruità logica dell’attestato del professionista, ma può, in considerazione della facoltà dello stesso giudice di discostarsi dal giudizio dell’attestatore, estendersi sino alla verifica del collegamento effettivo tra i dati contenuti nella relazione ed il conseguente giudizio. [Tommaso Bronzin – Riproduzione riservata]